Esordio col botto, ora Nicola ha due missioni per la sua Udinese
Esordio vincente, esordio da sogno per Davide Nicola. L’1-0 con cui l’Udinese ha battuto la Roma è una fotografia del modo di allenare con cui il tecnico piemontese ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera. Prima di tutto, il dato umano. Cementare il gruppo, spingerlo a remare tutto dalla stessa parte, a soffrire se necessario, a puntare sulle proprie armi migliori. Altrove si parla di garra charrua, Nicola ha una garratutta sua. Ora, però, viene il difficile.
Non che battere la Roma fosse missione semplice, tutt’altro. Però il tecnico subentrato a Velazquez deve anche dare un’identità alla sua squadra. È vero che l’ultima Udinese dello spagnolo assomigliava già parecchio a quello che Nicola ci ha fatto vedere nella sua carriera, ma oggi si è visto tanto carattere e poca impronta tecnico-tattica. Dieci minuti non basteranno per vincere tutte le partite.
E poi c’è Kevin Lasagna. In un momento che più complicato non potrebbe essere, il capitano ha seguito dalla panchina i suoi compagni. Va recuperato, comunque. L’intesa Pussetto-De Paul ha funzionato alla perfezione, ma il centravanti resta forse il miglior patrimonio di questa squadra. È la seconda missione di Nicola. Che oggi può, giustamente, sorridere per il successo. Ma ha già da guardare avanti.