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Ecco come cambia l'attacco con l'innesto di Nestorovski

di Nicola Santarossa

Con l’arrivo ormai prossimo in bianconero dell’attaccante macedone Ilija Nestorovski, si allontana sempre più l’idea di una possibile permanenza di Okaka in Friuli; ma cosa cambia ora tatticamente nello scacchiere della nuova Udinese di Tudor?

Lasagna e Pussetto saranno i due punti fermi dell'attacco bianconero, ai quali, come ben fatto intendere da Marino, si aggiungerà Teodorczyk, sfortunato nel corso della sua prima stagione in bianconero e voglioso di rilanciarsi. Difficile, invece, rivedere Matos e Machis, di rientro dal prestito che non hanno pienamente convinto la società in passato e quindi sono destinati presto a ripartire.

A questi, si è aggiunto nelle ultime ore un tassello importante; Nestorovski arriva dal Palermo, è un mancino puro, abile nel proteggere palla e far salire la squadra; a differenza di Okaka, però, possiede un fisico più asciutto, che gli permette di scappare alle spalle dei difensori e puntare dritto verso la porta avversaria.

Ha un gran feeling con il gol, tant’è che nella sua unica stagione in Serie A ha segnato 11 gol (di cui uno all’Udinese), una cifra niente male se si pensa che in quello stesso anno la squadra siciliana è retrocessa; l’ex capitano rosanero, inoltre, è un giocatore molto tecnico, capace anche di fornire ai compagni numerosi assist. È bravo nel gioco aereo e nel calciare dalla distanza, trovando spesso la porta ed impensierendo così i portieri rivali; in passato ha giocato sia come unica punta che in coppia con altri attaccanti ed avendo un’ottima capacità di adattamento anche a Udine potrà essere importante per il gioco del tecnico croato.

In Friuli ritroverà l’ex compagno Jajalo, con cui a Palermo ha condiviso le ultime tre annate; i problemi che hanno colpito la società siciliana, poi, hanno convinto i friulani a puntare su di loro, battendo la concorrenza di squadre come Torino e Bologna.


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