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Due squadre alla ricerca dell'equilibrio: l'Orasì Ravenna attende l'Apu OWW

di Francesco Paissan

C'è più di un tratto comune tra le partite giocate e perse da Udine contro Caserta e da Ravenna, prossima rivale in campionato dei friulani, contro Imola. Un avversario sulla carta più che abbordabile, una gara condotta per lunghi tratti (30 minuti per Udine, quasi 40 per Ravenna) con un massimo vantaggio da "comoda" doppia cifra e, negli ultimi tratti, una clamorosa rimonta subita negli ultimi tratti di gioco che ha lasciato ad entrambe l'amaro in bocca per una grande occasione smarrita a pochi metri dal traguardo. Per la compagine allenata da coach Ramagli c'è, inoltre, l'aggravante del fattore campo, bruciato per la seconda volta in tre partite, questa volta però contro una formazione che non aveva certo i gradi di favorita che, ad esempio, presentava Verona. L'Orasì di coach Cancellieri, chiamato quest'anno al posto di Mazzon, ha invece ceduto il passo all'overtime, non prima però di aver incassato il parziale imolese di 7-0 negli ultimi due minuti di quarto periodo. Insomma, non ci si potranno certo aspettare sorrisi e fiori gettati al pubblico al Pala De André sabato sera visto che entrambe le squadre avranno qualcosa da farsi perdonare, Udine forse più di Ravenna se si contano i punti, zero, delle ultime due gare di A2.

Al di là degli ultimi risultati del campo, quella tra Orasì e Old Wild West rimane una partita tra le più affascinanti del Girone Est, tra due roster attrezzati per sfidare a viso aperto la favorita Scaligera e per intraprendere, una volta giunti ai playoff, un cammino il più possibile lungo e ricco di soddisfazioni. Ravenna molto ha cambiato, inevitabilmente, non solo alla conduzione tecnica ma anche in campo, con il solo Marino a mantenere un ruolo da titolare nel quintetto dalla passata stagione. La squadra che si è visto costruire intorno ha un'impronta apertamente offensiva, con l'ex-Legnano Charles Thomas e il massiccio Giddy Potts a ricoprire rispettivamente i ruoli di centro/ala e di guardia americane. Nell'altro ruolo di ala c'è Luigi Sergio, arrivato da Bergamo e già in rilievo in queste prime giornate, con una media punti da doppia cifra. Centro titolare è Alberto Chiumenti, di ritorno all'Orasì dopo l'esperienza non del tutto positiva a Cento. L'innesto del tiratore Kaspar Treier, ex-Montegranaro, in uscita dalla panchina fornisce poi una soluzione in più per gli scarichi fuori, per una Ravenna che da tre conta in media gli stessi tentativi di Udine, pure con percentuali simili. Proprio la precisione al tiro pare essere una delle caratteristiche che meglio rappresentano i romagnoli, mai eccessivamente attaccati a singole soluzioni ma in grado di raccogliere il massimo dalle conclusioni prese, senza tralasciare la notevole quantità di liberi che questa squadra è in grado di guadagnare. Trovare un equilibrio tra attacco e difesa, per Ravenna come per l'Apu, sarà la chiave per il successo nell'anticipo della settima giornata di campionato. L'occasione, in particolare per capitan Cortese e compagni, sarà poi quella di ritrovare il successo per costringere l'Orasì, a sua volta, a dover fermarsi a fare il punto dopo due sconfitte di fila, occasione troppo ghiotta per rinunciarvi.


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