De Paul e quel saltino che non vuole arrivare
Sembra che il mercato dell'Udinese si stia muovendo anche per quanto riguarda l'attacco. È di queste ore la notizia, insistente, del possibile arrivo di Vizeu dal Flamengo, punta classe '97 brasiliana. D'altronde che in avanti i bianconeri abbiano qualche problema è evidente. Oddo ha dichiarato di avere tre punte e mezzo, ovvero Perica, Maxi Lopez, Lasagna e De Paul (come trequartista). Tralasciando i discorsi sul croato, che sta passando l'ennesima stagione anonima, Maxi regala le giocate che può, mentre Lasagna si sta confermando i colpi fatti intravedere a Carpi. Chi purtroppo sta deludendo è proprio Rod.
Con l'arrivo di Oddo, De Paul è tornato a fare il trequartista, soluzione chiesta da molti, visto che come ala con Delneri il ragazzo sembrava essere frenato. Però l'argentino sta faticando a incidere anche nel suo ruolo naturale. Non si possono ovviamente dare giudizi definitivi su un ragazzo che deve ancora compiere 24 anni, però, dopo un anno e mezzo in quel di Udine, un primo bilancio si può fare e ci dice che il ragazzo è esattamente allo stesso livello di quando è arrivato dal Valencia.
Quest'anno è per ora fermo a quota quattro reti, tutte su rigore, con quel gol già fatto e sbagliato contro la Lazio che ha scatenato più di qualche critica. Meglio a livello di assist, ma, da quando è stato spostato in mezzo al campo, De Paul ne ha messi a referto solo due. Vero, contro il Bologna ha dato la palla del gol vittoria, ma poi si è eclissato e le partite durano novanta minuti. Quali possono essere i suoi problemi? Forse non ha la forza fisica per effettuare i dribbiling secchi e ubriacanti di altri giocatori (un esempio potrebbe essere Felipe Anderson, recentemente mattatore dell'Udinese), l'impressione però è che non abbia lo spunto, la velocità nel dare subito il pallone nel posto giusto al momento giusto nel momento topico dell'azione. Per uno che veste la numero 10 è un difetto non da poco. Tralasciando paragoni ingenerosi e il numero sulla maglia, attualmente Rod è l'acceleratore di gioco, messo alle spalle di Lasagna per far saltare la difesa avversaria, il fatto è che non ci riesce. Con la SPAL un esempio tipico della sua macchinosità: contropiede, agli spallini resta un difensore solo, mentre De Paul ha tre compagni liberi da servire, l'argentino però è indeciso, perde un tempo di gioco e permette a un altro difensore di recuperare, costringendolo ad allargare la palla sulla fascia e facendo sfumare l'azione.
Per fare il salto che gli manca a De Paul serve accelerare le giocate, questo ovviamente dipende in gran parte da lui e in parte dai compagni. Migliorando la conoscenza con gli altri giocatori chiaramente la cosa diventerebbe più facile e, nel caso in cui con un nuovo innesto Oddo trovi un undici titolare fisso, si può iniziare a oliare meglio i meccanismi, ma purtroppo l'argentino sembra lontano ad essere decisivo come si vorrebbe. Per ora l'unica partita in cui ha fatto vedere il suo reale talento è contro l'Inter, per il resto tanti errori, un nervosismo spesso ingiustificato e un'incisività che ancora manca. Si sta puntando tanto su Rodrigo, è ora che in questo 2018 inizi a ripagare la fiducia che gli viene concessa.