Dal Verona allo Spezia: cosa è successo in questi quattro giorni?
Il campionato casalingo dell'Udinese inizia malissimo. Una serata nata male e proseguita peggio. A scrivere una pagina importante della sua storia è lo Spezia, che dal Friuli con in tasca la prima vittoria della vita in Serie A. Dacia Arena ormai divenuta terra di conquista, non difesa a dovere da dei giocatori che ancora una volta sono chiamati ad un grande e profondo esame di coscienza.
Eppure questa squadra post lockdown sembrava essersi messa a posto con una salvezza conquistata battendo la Juventus, proseguita poi con la conferma di Luca Gotti che ha dato finalmente un gioco a questa squadra, sino ad arrivare alla sconfitta ma con ottima prestazione in casa del Verona appena quattro giorni fa, la domanda dunque sorge spontanea: come è possibile vedere una prestazione del genere contro un avversario così modesto come lo Spezia solamente quattro giorni dopo la buona partita di Verona? Cosa è successo in questi quattro giorni? Io le risposte certe non le conosco, ma mettendo insieme i pezzi qualcosa si può dire: innanzitutto la lunghissima lista di assenti soprattutto a centrocampo, ok che alibi non ce ne possono essere, ma giocatori come Larsen, Pereyra, Mandragora, Arslan, Walace spostano di parecchio gli equilibri in una squadra come l'Udinese; in secondo luogo è riemerso il difetto psicologico di questi ragazzi che molto probabilmente hanno sottovalutato l'impegno pensando di vincere prima ancora di scendere in campo nonostante la formazione a dir poco sperimentale, un errore imperdonabile che negli ultimi anni abbiamo visto troppe volte e che ti porta a fare figuracce contro squadre modestissime come lo Spezia che, però, a livello di determinazione, voglia e grinta andava al doppio dell'Udinese di Gotti, che anche con l'uomo in più non ha mai dato la sensazione di poter mettere in costante affanno una neopromossa in Serie A per la prima volta nella storia.
Infine, ancora una volta bisogna parlare dell'attacco, perchè anche ieri la coppia è stata determinante nella sconfitta dell'Udinese. Nonostante la generale perfomance scadente messa in campo dalla squadra, i gol clamorosi che Okaka nel primo tempo e Lasagna nel secondo si sono divorati pesano come un macigno, perchè con un attaccante vero da doppia cifra ieri (e anche a Verona) almeno un punto l'Udinese lo avrebbe portato a casa. La cosa che preoccupa più di tutte però è che, a quanto pare, il reparto attaccanti pare soddisfare la società, nonostante il terzo peggior piazzamento per reti segnate nella scorsa stagione, nonostante 0 gol nelle ultime 4 partite (amichevoli comprese). A livello di impegno e abnegazione Okaka e Lasagna ce la mettono tutta, ma questa squadra ha un estremo bisogno di un vero e proprio numero 9, perchè con una punta di livello, una volta recuperati tutti gli infortunati, la rosa a disposizione di Gotti non sarebbe poi così scadente, anzi, a patto che però tutti si diano una svegliata, perchè troppe volte ci ritroviamo costantemente a commentare figuracce come quella di ieri sera contro lo Spezia.