Da Warley a Maicosuel, dopo Amoroso solo flop: Ewandro chiamato ad invertire la tendenza
Negli ultimi venti anni, dal ritorno in Serie A della stagione '95-'96, gli attaccanti brasiliani che hanno vestito la maglia dell'Udinese sono stati diversi. Pochi, anzi, quasi nessuno è riuscito però ad incidere. L'unico a brillare in bianconero è stato Marcio Amoroso. Tre anni splendidi in Friuli, in cui il bomber arrivato dal Flamengo ha anche conquistato il titolo di capocannoniere, prima di trasferirsi al Parma e poi in Germania al Borussia Dortmund. Una carriera di tutto rispetto e l'amore dei tifosi friulani ancora oggi molto forte. Dopo Amoroso però, per gli attaccanti brasiliani l'Udinese è stato sempre un flop. A partire da Warley, che l'Udinese acquistò dal Sao Paulo. Tre soli gol in tre stagioni (più uno in Coppa Uefa) in bianconero prima che la questione legata al suo passaporto, rivelatosi falso, lo costringesse a stare fermo per squalifica. Poi è stato il turno di Thiago Schumacher. Arrivato dall'Atletico Paranaense nel 2005, fu subito ceduto in prestito all'Ascoli, tornato in Friuli ha giocato solo 6' in maglia bianconera prima di essere ceduto in prestito in giro per l'Europa per quattro stagioni e ripartire dall'Austria Vienna. Arrivato quasi a 30 anni, l'ultima volta che è stato visti su un campo da calcio è stato con la maglia del Linense, da cui si è svincolato il 30 giugno. Al momento, dovrebbe essere svincolato anche José Carlos Tofolo Junior, meglio noto (forse) come Alemao. Classe '89, arrivò all'Udinese nel 2009 qualche presenza e qualche gol con l'Udinese Primavera e zero apparizioni in prima squadra. Poi il prestito al Vicenza e al Varese e il ritorno in patria nell'anonimato. Più successo ha avuto invece Paulo Vitor Barreto. Arrivato giovanissimo in Italia, al Treviso, Barreto ha realizzato 11 reti in maglia bianconera, ma la parte migliore della sua carriera l'ha vissuta al Bari, dove è diventato un idolo per i tifosi biancorossi. Nel 2011 torna all'Udinese, ma dopo due stagioni abbastanza nell'anonimato è passato al Torino, dove anche lì non è riuscito a brillare, prima di disputare parte dell'ultima stagione con la maglia del Venezia. Il flop più doloroso, però, probabilmente è stato quello di Maicosuel. Arrivato in Friuli nel 2012, segna subito un gol nella prima giornata di campionato nella sconfitta di Firenze, ma tre giorni dopo è protagonista in negativo nel ritorno dei preliminari di Champions contro lo Sporting Braga. Un suo tentativo di cucchiaio, inguardabile e ancora oggi doloroso per tutti i tifosi bianconeri, costringe all'eliminazione la squadra di Guidolin che da quel momento lo schiera raramente, concedendogli spesso solo degli spezzoni di gara. L'anno dopo si presenta con la scritta "Mago" (il suo soprannome) sulla maglia, ma la magia la fa la dirigenza dell'Udinese che nel luglio 2014 lo cede all'Atletico Mineiro. Infine, l'ultimo attaccante brasiliano ad indossare la maglia dell'Udinese è stato Lucas Evangelista, arrivato dal Sao Paulo e subito arretrato a centrocampista da Stramaccioni, che lo ha poi voluto in prestito per il suo Panathinaikos. Ora è la volta di Ewandro. Il giovane attaccante, arrivato anche lui dal Sao Paulo, è chiamato a far dimenticare tutti i flop verdeoro in bianconero e i tifosi si augurano possa fare bene e regalare gol e assist ai compagni.