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Contro una Lazio fortissima l'Udinese naufraga, è la prima batosta dell'era Oddo

di Stefano Fabbro

Partendo dalla seconda parte del titolo la sconfitta pesante di ieri sera può anche essere accolta a cuor leggero, prima o poi una battuta di arresto doveva arrivare, ieri all'Olimpico l'Udinese di Oddo per la prima volta ha perso nettamente una partita, l'era di Oddo si era aperta con una sconfitta contro il Napoli, ma in quell'occasione il risultato negativo fu trasformato in positivo grazie alla prestazione della squadra, ieri sera invece l'Udinese è crollata di fronte ad una Lazio che in questo momento sembra davvero inaffrontabile. Nel commentare il recupero contro i biancocelesti quindi molto del merito va dato agli avversari, la squadra di Simone Inzaghi è senza ombra di dubbio la formazione più in forma del momento, priva di Immobile e Luis Alberto non ha avuto molti problemi a mettere in serio imbarazzo Danilo e compagni, dimostrando quindi la profondità della sua rosa. Caratteristica che, invece, manca alla squadra di Oddo, il mister ieri sera è stato costretto a mettere in campo una formazione completamente inedita  e il risultato finale è, forse, la diretta conseguenza del fatto che una squadra come l'Udinese senza titolari come Lasagna, Behrami, Adnan e Widmer perde gran parte del suo potenziale finendo per naufragare pur senza compiere una prestazione così sciagurata. Nonostante le numerose assenze infatti la squadra bianconera ha disputato un primo tempo quantomeno sufficiente, sciupando una clamorosa occasione per acciuffare il pareggio, che forse avrebbe cambiato il match, poi chiuso definitivamente dal gol ad inizio ripresa di Nani, che ha completamente tagliato le gambe ai friulani, evidenziando ancora una volta i limiti caratteriali più che tecnici di questa squadra, alle prime difficoltà i fantasmi del passato vengono fuori e la squadra diventa tutta d'un tratto amorfa e passiva, sciupando occasioni clamorose come quella capitata a De Paul, in cui con maggiore cattiveria si sarebbe riaperta una partita chiusa dal primo minuto del secondo tempo. 
Insomma, tra rosa poco lunga, con riserve non ancora all'altezza dei titolari assenti e con una mentalità ancora da costruire l'Udinese esce con le ossa rotte dall'Olimpico, ma nonostante questo la classifica permette ancora di sognare alla squadra di Oddo, che dopo sette risultati utili consecutivi è incappata nella prima vera sconfitta della sua gestione, una batosta che però è arrivata contro un avversario troppo più forte, ed è per questo che forse, la sconfitta di ieri sarà più semplice da digerire. 


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