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Come cambia la difesa da una stagione all'altra

di Federico Calabrese

Se l'anno scorso uno dei molteplici problemi dell'Udinese riguardava la difesa, quest'anno invece la musica sembra totalmente cambiata. Certo, sono passate solamente quattro giornate dall'inizio del campionato, ma i segnali che arrivano dal reparto difensivo sono più che incoraggianti per il prosieguo della stagione.

Merito di alcune pedine ritrovate e di altri nuovi innesti. Nel primo caso parliamo di Larsen, Samir e Nuytinck, che sembrano solamente tre giocatori totalmente diversi rispetto lo scorso anno; merito soprattutto di Velazquez, che li ha trasformati in calciatori duttili ed affidabili.

Quando parliamo di nuovi innesti ovviamente pensiamo a William Troost-Ekong. Proveniente dal Bursaspor, dopo una stagione da 27 presenze e 2 reti, il suo l'intento era quello di affermarsi in un grande campionato e finora, grazie alle sue doti difensive, ci sta pienamente riuscendo.

Infine non possiamo non citare la vera sorpresa (difensiva) di questa prima parte di stagione: Simone Scuffet. Il suo ruolo, almeno nelle intenzioni del tecnico spagnolo, doveva essere quello di secondo portiere alle spalle di Musso, altro innesto del mercato estivo. Poi, complice anche l'infortunio del portiere argentino, Scuffet è riuscito a dimostrare a suon di parate di essere un portiere di assoluto livello, nonostante le tante critiche piovute su di lui, soprattutto nella passata stagione. Come detto in precedenza il merito è in primis dell'allenatore, che ha saputo trovare i collegamenti giusti e gli schemi più adatti per far sì che la squadra sia più coperta quando deve difendere.

Perchè i difensori sono quattro, ma non ci dimentichiamo della cintura che viene costruita in mezzo al campo dai vari Behrami, Fofana e Mandragora. I 3 centrocampisti infatti danno maggior copertura alla difesa nelle situazioni di difficoltà, riuscendo nella maggior parte delle volte ad eludere i tentativi d'attacco delle squadre avversarie. I gol subiti finora sono 4; pochi o tanti una cosa è certa: quest'anno la squadra bianconera potrà dormire sogni più tranquilli lì dietro.


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