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Collavino: "Cambio per motivi tattici, gioco e continuità carenti con Iachini"

di Federico Mariani

L’esonero di Iachini dalla guida dell’Udinese, dopo solamente sette turni di campionato, ha stupito tutti. Ha provato a fare chiarezza su questa vicenda il Direttore Generale Franco Collavino, rilasciando un’intervista a Telefriuli. Queste le sue parole: “Fondamentalmente i risultati non sono stati soddisfacenti fino a questo punto ma più dei risultati la qualità del gioco espresso in campo dalla squadra in queste sette partite dove sono state ottenute due vittorie, senz'altro importanti sotto il profilo del morale, soprattutto quella a Milano contro il Milan che ha regalato un entusiasmo a cui però non ha fatto seguito una continuità di risultati che ci si aspettava. Anzi, immediatamente dopo quella partita che è stata storica, perché vincere a Milano è sempre straordinariamente importante, non c'è stato un seguito di continuità di risultati ma soprattutto di prestazioni convincenti. Siamo spiaciuti per Iachini, che con noi voleva portare avanti questo progetto, ma la società non perde tempo, determinata nel far sì che le cose vadano bene, che funzionino. Vuole a tutti i costi che la squadra dia delle prestazioni soddisfacenti che possono entusiasmare i tifosi. In questo senso la scelta dell'esonero".

Il dirigente bianconero riconosce all’ex tecnico il merito di aver compattato la squadra: "La riprova è che dall'inizio della stagione si è fatto un tipo di lavoro per far sì che l'allenatore avesse a disposizione un gruppo convincente e soprattutto sono state fatte delle scelte tecniche condivise e portati giocatori di grande qualità. E' chiaro che le cose devono maturare nel tempo, ma ci si aspettava una maturazione più rapida e nei tempi giusti. Il momento per fare la scelta è giusto, c'è la sosta. Abbiamo perso i convocati nazionali per una decina di giorni, ma si potrà lavorare con chi è rimasto".

Dunque, cosa ha pagato Iachini? "E' mancato il gioco e la continuità delle prestazioni. E' stata fatta una preparazione precampionato molto intensa con molte amichevoli internazionali volute dall'allenatore ma a cadenze regolari la squadra si è trovata di fronte a prestazioni non giustificabili. Abbiamo cominciato nella partita di Coppa Italia con lo Spezia, poi la stessa partita in casa con l'Empoli non è stata una vittoria pienamente convincente. E poi le sconfitte in casa con il Chievo e quella molto brutta a Reggio Emilia con il Sassuolo hanno rafforzato questa idea all'interno della società che era opportuno fare un cambio. Si tratta di una sostituzione dovuta a motivi tattici. E poi l’abbandono della Curva Nord prima del fischio finale è stato un episodio che ha fatto molto male alla proprietà".
 


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