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Che vestito per questa Udinese?

di Davide Marchiol

Ora che è arrivato anche Larsen, ovvero il vice Widmer, il mercato dell’Udinese può dirsi concluso. La prima giornata però ci ha consegnato una squadra bianconera fuori forma in diverse sue componenti, con in più alcuni giocatori o svogliati e disattenti oppure evidentemente inadatti per la categoria. Pioggia inevitabile di critiche per Delneri e giocatori, visto che solo pochi giorni prima si era parlato di un Udinese che aveva voglia di partire forte, per ripagare anche la grande fiducia che i tifosi hanno dimostrato in sede di campagna abbonamenti. Uno dei problemi principali a tener banco è quello del modulo. A molti questo 4-4-2 che si trasforma in 4-3-3 o 4-1-4-1 in corsa non piace. Tanti i motivi, alcuni oggettivi, altri da discutere. La perdita di un punto di riferimento in attacco come Duvàn Zapata è stata pesante e su questo c’è poco da rimestare. Si può criticare quanto si vuole il colombiano, ma che fosse lui il perno attorno cui girava l’attacco, grazie al suo strapotere fisico, non può essere messo in dubbio. Altra cosa impossibile da negare e che l’Udinese messa così prende gol sempre e comunque. La porta infatti non è mai rimasta inviolata e nelle prime due gare ufficiali Scuffet ha raccolto il pallone in fondo al sacco per ben quattro volte. Sul fatto invece che non ci siano uomini adatti a mettere in campo determinati schemi si può invece discutere. Proviamo un attimino a ragionare su quali possibili moduli potrebbe usare Delneri.

Più di qualcuno ha proposto il ritorno della difesa a tre. Tralasciando il fatto che si è lottato per due anni per toglierla e adesso rimetterla forse costituirebbe un passo indietro, mancano proprio gli uomini per fare un modulo con una linea a tre. I centrali ci sarebbero, anche se questo vorrebbe dire tenere Molla Wague come prima alternativa (e il maliano ha dato segnali di non poter crescere ulteriormente) e Bochniewicz come altra riserva primaria. Il giocatore proveniente dalla Primavera è sicuramente un ottimo prospetto, ma forse è ancora presto per dargli un ruolo così di rilievo. Sulle fasce poi mancano i giocatori che sappiano fare entrambe le fasi. Pezzella e Samir sono per natura due difensori, di spinta, ma sempre abituati a fare le cose migliori dietro, quando bisogna recuperare il pallone. Dall’altro lato Widmer forse sarebbe adatto, ma Larsen, oltre che essere tutto da scoprire, sembra proprio essere un terzino naturale. In caso di 3-4-3 si andrebbe inoltre a togliere spazio a due tra Fofana, Jankto e Balic, visto che uno tra Behrami e Hallfredsson nell’economia di gioco è imprescindibile e visto che uno che recuperi palla e pensi più a far filtro che a costruire la manovra serve. Il ceco potrebbe essere dirottato a sinistra, ma sembra proprio che perda di efficacia messo laggiù. La difesa a tre quindi, come detto dallo stesso Delneri nella conferenza stampa post partita, è da bocciare.

Passiamo ai moduli già in atto in quel di Udine. Delneri sta insistendo da qualche mese sul 4-4-2, il 4-1-4-1 e il 4-3-3, moduli che nel corso della partita vengono usati in blocco. Forse proprio questo continuo adattarsi in corsa ad alcuni elementi non giova. La difesa composta da Widmer, Danilo, Nuytinck e Samir sembra intoccabile e c’è da dire che attualmente sono gli uomini migliori a disposizione. L’assenza del capitano, pur se considerato a fine carriera, si fa sentire eccome, poiché l’olandese è sì un regista difensivo, ma non ha ancora la leadership di Danilo, essendo arrivato da pochissimo. Primo nodo. Quel Widmer terzino destro. Per tantissimi è un ruolo riduttivo per lui e il mister nell’ultima giornata dello scorso campionato lo aveva anche infatti provato esterno destro, anche se, con la squadra già mentalmente in vacanza, l’esperimento è stato inutile. Vista la sua capacità di attaccare il fondo della fascia e di crossare effettivamente per lo svizzero il ruolo di terzino destro sembra riduttivo, anche perché quando deve difendere palesa più di qualche difficoltà. Attualmente però in difesa dietro di lui c’è il solo Larsen e quest’ultimo è arrivato da pochissimo. Mancano giocatori adattabili in quella zona per spostare Widmer in avanti. Poi, anche volendo farlo, si creerebbe un problema più in avanti. A destra infatti attualmente c’è De Paul, che in Argentina faceva il trequartista, ma che al Valencia ha sempre fatto l’ala. Avanzare l’ex Aarau significherebbe trovare una nuova collocazione a Rodrigo. Potrebbe andare a sinistra, ma a quel punto si toglierebbe il posto a Jankto, che il tecnico fa partire praticamente sempre come esterno sinistro. Con il 4-4-2 dunque, in caso di spostamenti, si andrebbe a fare un gioco di scacchi che porterebbe inevitabilmente ad una esclusione eccellente, senza contare che là davanti Thereau e Lasagna sono due mezze punte e prima o poi a Bajic, il centroavanti reperito sul mercato e il colpo più costoso, una chance bisognerà anche darla. Con il 4-1-4-1 si palesano più o meno gli stessi identici problemi, con l’unica differenza dei compiti assegnati a Thereau, visto che il francese non gradisce la staticità dell’area e preferisce svariare, ma a livello di uomini le cose non cambierebbero. Attualmente il modulo più adatto ai giocatori presenti in rosa sembra proprio essere il 4-3-3, che però Delneri ha misteriosamente messo per ora in disparte, utilizzandolo solo a tratti a gara in corso. La difesa sarebbe sempre quella, ma Widmer ha già dimostrato di trovarsi meglio se accompagnato da un tornante piuttosto che da un esterno puro. In mezzo al campo ci sarebbe il terzetto Fofana, Hallfredsson, Jankto, con tutti i giocatori nei loro ruoli naturali. Resterebbe un piccolo problema in avanti, visto che De Paul come ala paradossalmente sembra già aver detto tutto e non sta dando segnali di crescita, visto che continua a giocare solo con il destro e fa più o meno sempre le stesse cose ormai da un po’ di tempo. Molti lo rivorrebbero trequartista, il mister ci pensa, ma attualmente non sembra una soluzione da adottare in tempi brevi. Per quanto riguarda il discorso uomo d’area, che in questi moduli è fondamentale, resta il punto di domanda su Bajic, giocatore preso per sostiuire idealmente Zapata, ma che fisicamente sembra un po’ essere un punto di domanda.

Pensando un po’ dunque ai possibili cambiamenti che si potrebbero attuare, il mister potrebbe passare forse a un 4-2-3-1 o a un 4-3-1-2/4-3-2-1. Nel primo modulo serve un giocatore in mezzo in grado di fare entrambe le fasi, affiancato da uno di sostanza. Probabilmente la coppia Hallfredsson-Fofana potrebbe essere una soluzione, con in avanti Jankto a sinistra, De Paul in mezzo e Thereau a destra. Semplici ipotesi, ma rimischiare le pedine potrebbe essere una soluzione. Altrimenti si può riprovare l’argentino in appoggio a due punte, tornando così però un po’ alle idee iachiniane, qui Delneri dovrebbe dimostrare di poter avere successo dove il suo predecessore ha fallito, visto che l’ex Valencia ha fatto bene per cinque partite in quella posizione, salvo poi sparire. Si potrebbe anche provare ad affiancargli Thereau, mettendo Lasagna o tentando Bajic prima punta, ma sono soluzioni completamente nuove e il mister non sembra troppo avvezzo alle novità improvvise. Insomma, gli uomini ci sono e le alternative da provare anche, però per qualche motivo sembra difficile trovare il vestito migliore per questa Udinese.


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