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Beto: "I tifosi non mi hanno mai abbandonato. Ho tanta fame, voglio migliorare"

di Stefano Pontoni

Beto is back. Tre gol che hanno spazzato ogni dubbio e che hanno permesso all'Udinese di battere il Cagliari e chiudere il discorso salvezza: "È stato difficile dormire dopo una partita come quella di ieri contro il Cagliari. Sono troppo felice dei goal che ho segnato, non potevo smettere di guardare i video. La prima chiamata a fine partita è stata quella di mia mamma, era molto contenta per me. Lei guarda sempre le mie partite in compagnia della mia famiglia. Dopo il primo goal sono andato ad abbracciare i tifosi sotto la curva nord perché loro non si sono mai dimenticati di me. Io non segnavo da molte partite però loro mi hanno sempre dato la forza. Questo mio ritorno al goal lo volevo condividere con loro.

Ci serviva una gara come quella di ieri. Era una partita che volevamo vincere e lo abbiamo fatto. Abbiamo giocato una partita di livello alto, dopo il goal non ci siamo scoraggiati e abbiamo vinto. 

In questo periodo senza goal ho passato due/tre settimane difficili perché sentivo l’obbligo di dover segnare. In questo periodo le parole di Mister Cioffi sono state indispensabili. Ho parlato con lui e con i miei compagni (Deulofeu, Nestorovski, Tucu e Arslan) e loro mi hanno fatto capire che non devo pensare sempre e solo a segnare ma devo concentrarmi sul gioco. Questo stop mi è servito per migliorare e tornare più forte. Ho tanta fame e tanta voglia di migliorare e crescere. Dopo ogni allenamento mi fermo sempre un po’ di più per migliorare dal punto di vista tecnico. Il mister da me vuole profondità e lavoro per accontentarlo. Io voglio crescere e sogno di arrivare sempre più in alto".

A Udine il portoghese si sente a casa: "Mi sento a casa qui a Udine. Non ho ancora visitato molto il Friuli, per il momento mi piace fare qualche passeggiata in centro città. Nel mio tempo libero dormo, gioco e parlo con i miei amici in Portogallo e cucino. I miei compagni di squadra mi dicono che sono vecchio dentro".

Meglio con Success o con Deulofeu?: "Non ho un compagno di gioco preferito, mi trovo bene con tutti. So che se gioco con Deulofeu devo giocare in un modo, con Pussetto devo giocare in un altro modo: devo connettermi con chi sto giocando".

Sugli obietttivi invece: "Per il finale di stagione dobbiamo continuare a lavorare così per raggiungere il nostro obiettivo: la salvezza. Dal punto di vista personale non voglio farmi male".


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