Beto, che succede?
Fonte: di Andrea Bigetti
Arrivato ad Udine da ormai due anni, Beto è riuscito immediatamente a farsi volere bene dal pubblico friulano, sia per meriti sportivi che caratteriali. Le prestazioni del portoghese durante la scorsa stagione riuscirono a superare le aspettative di chiunque, grazie anche alle 11 sigle nel suo primo campionato di Serie A. Era infatti da diverso tempo che i bianconeri non vedevano un attaccante di questa caratura: alto 1,94 m per 88 kg, capace di raggiungere in progressione velocità impressionanti soprattutto per un giocatore della sua stazza (sul suo secondo gol contro la Lazio è stata di 33,3 km/h).
Nell’avvio della stagione 2022/23, Beto ha continuato a dare garanzie in attacco, poi un calo considerevole nelle prestazione. Ultimamente il portoghese sta vivendo un periodo difficile, nel quale fatica a fornire prestazioni a livello del suo standard.
Calo fisico o c'è anche un motivo tattico? Il 9 portoghese, non possedendo la capacità di gestirsi in autonomia la fase offensiva, ha funzionato alla grande finché è stato affiancato da Deulofeu. Lo spagnolo, grazie alla sua tecnica sopraffina e ad un'intelligenza tattica come poche altre, sapeva come creare opportunità di inserimento per Beto. Senza il diez le difese avversarie sono riuscite a studiare e ad arginare senza troppi problemi il gioco “sponda-attacco dello spazio” della coppia formata con Success. L’acquisto di Thauvin si spera possa servire proprio a riportare quell'imprevedibilità in fase offensiva che manca dall’infortunio dello spagnolo e giovare di conseguenza anche ai singoli.
Beto una meteora? Ingeneroso, per quello che sono le qualità del giocatore e per quello che è stato il suo rendimento ad oggi. Vero che in precedenza erano approdati ad Udine con grandi aspettative anche altri attaccanti - basti pensare negli ultimi anni a Lasagna, Okaka o Teodorczyk - i quali non sono riusciti ad esplodere ma Beto sembra poter ancora sorprendere e coqnuistarsi definitivamente il palcoscenico.
Non bisogna sminuire ne sottovalutare l’apporto che il 9 ha dato al gioco dell’Udinese rispetto alla stagione passata (con la quale spesso facciamo ancora oggi il paragone). In favore di Beto ci sono i numeri, che si sa non mentono mai: ha segnato in 21 giornate 7 gol, uno solo in meno dell’anno scorso, con la differenza però che durante questo campionato non gli è stata subito affidata una maglia da titolare (è subentrato dalla panchina otto volte); anche la media gol non si discosta di troppo da quella della Serie A 2021/22, con l'attaccante che segna una rete ogni 172 minuti, rispetto alla media di una rete ogni 168 minuti della sua prima avventura in Italia.
Per avere un giudizio definitivo riguardo la stagione del bomber, bisogna dunque attendere il ritorno di una seconda punta che riesca a far esprimere al meglio le qualità.