Arslan, grinta, carattere e qualità per mettere a tacere le malelingue
Tra in migliori in campo nel match contro il Sassuolo c'è stato sicuramente Tolgay Arslan. Arrivato a Udine quest'estate da svincolato dopo aver rescisso con il Besiktas, da molti il suo acquisto, come d'altronde spesso succede, è stato criticato e accolto con scetticismo.
"Compriamo solamente svincolati", "è svincolato e pure vecchio", alcuni degli epiteti comparsi sui social oltre a tanta ironia. Invece, partita dopo partita, Arslan sta mettendo a tacere tutte le malelingue, confermando di essere un giocatore di valore. D'altronde, il curriculum parla per lui. Un giocatore cresciuto nel Borussia Dortmund e che in Turchia ha vestito due maglie prestigiose come quelle di Fenerbahce e Besiktas, con tanta esperienza internazionale, non può essere considerato un brocco.
Dopo alcune partite dove comunque aveva messo in luce qualità tecniche importanti ed eleganza nella gestione del pallone, il tutto però non supportato da una condizione fisica ottimale, contro il Sassuolo per la prima volta è riuscito a giocare tutti i novanta minuti. Nonostante diverse ammaccature per le botte subìte, compresa una in testa che lo ha costretto a giocare per buona parte del match con il classico turbante d'emergenza, Arslan non ha gettato la spugna e anzi, come detto, si è rivelato tra i migliori in campo con una prestazione di grande sostanza, da guerriero.
Con una condizione fisica che piano piano sta migliorando (il giocatore si era infortunato lo scorso luglio alla caviglia), l'Udinese potrà davvero contare su un giocatore di valore lì in mezzo. Con buona pace di tutti coloro che al suo arrivo lo etichettarono già come bidone svincolato prima ancora di vederlo in campo.