Apu Udine, il presidente Pedone: "Con Vertemati e Gracis apriamo un nuovo ciclo triennale. Vogliamo far divertire i tifosi"
Non solo la presentazione dei nuovi arrivati, a tracciare un bilancio tra passato, presente e futuro è stato il presidente dell'Apu Udine Alessandro Pedone: "Ero stanco dell’ultima annata in termini qualitativi, non tanto di risuolati perché abbiamo comunque raggiunto la semifinale. Siamo stati tutto l’anno alla ricerca di una quadratura che poco si è vista. Vogliamo tornare a giocare la pallacanestro che ci ha sempre contraddistinto. Ora si apre un ciclo nuovo, abbiamo stipulato un contratto triennale con il direttore sportivo Gracis e con il coach Vertemati. L’obiettivo è quello di programmare il futuro, onorando i colori bianconeri. Voglio un squadra che giochi un’ottima pallacanestro, i risultati poi verranno da sé. Non siamo condannati a vincere, faremo del nostro meglio come sempre fatto.
Il prossimo campionato di A2? Sarà stupendo. Il livello si alzerà ancora di più, ci saranno tre derby da giocare, oltre a quella con la Fortitudo che è un’altra sfida accesa e sentita. Il nostro pubblico si divertirà moltissimo con tutte queste partite di cartello. Continuiamo a riempire il Carnera, che ci sta sempre più stretto. Già pronti, via con la Supercoppa sarà divertente, cercheremo di onorarla al meglio.
Friulanità? La scorsa stagione abbiamo avuto la squadra più friulana degli ultimi trent’anni. Devo essere sincero, non ha comportato un innalzamento della qualità del tifo, anzi. Non ha portato nemmeno gran serenità all'interno del gruppo. Questa regione ha sempre dato tanto al movimento cestistico nazionale, di conseguenza la friulanità sarà per noi una chiave anche in futuro ma non sarà l’unica. Quest’anno si parte da un'altra chiave interpretativa che è quella contratti in essere.
Gentile? Non aveva un contratto, era venuto per darci una mano fino alla fine della stagione. Lo ringrazio per quello che ha fatto, per l’affetto, l’attaccamento, la voglia che ha dimostrato fino alla fine. Per molti è stato un esempio, un giocatore strepitoso. Non ci si vorrebbe rinunciare ad uno così ma è stata una scelta tecnica.
Obiettivi? Vorrei solo che il pubblico si divertisse, come sempre fatto qui a Udine da quando sono presidente. Dobbiamo ricostruire, ci vorrà del tempo per trovare la giusta alchimia. I risultati ci diranno se stiamo andando nella giusta direzione.
Esposito? Quando si ingaggia un giocatore da un'altra squadra si attende un via libera prima di dare l'ufficialità. Questa cosa con Verona non c’è stata. Abbiamo appreso della sua firma dai social. Ci dispiace molto che si sia chiusa così. Questo non toglie che Esposito ha lavorato molto bene negli ultimi due anni. Voleva garanzie forse maggiori che qui non poteva avere.
Aradori? Non lo abbiamo mai trattato. Stiamo parlando di un giocatore sublime ma a quel punto avremmo trattenuto Gentile. Redivo? Anche lui non l’abbiamo mai incontrato.
Finetti? Al di là dell’età ha dimostrato grande cuore, nello sport questo aspetto è importantissimo. Gli va riconosciuto quel che ha fatto e il coraggio che ha avuto al di là dei risultati raccolti. Si è sacrificato, ci ha provato. Noi gli abbiamo dato un’occasione che pochissimi allenatori della sua età potranno avere. Dobbiamo capire se può essere ancora un assistente o se ormai ha mutato pelle. Dopo essere stato capo allenatore è difficile tornare indietro. Non decido io, deciderà lo staff. Si stanno parlando, una decisione verrà presa prossimamente. Grazzini? Non è intendimento della società di proseguire con lui. Ha dato tanto alla causa ma il capitolo è chiuso. Sepulcri? Abbiamo il miglior preparatore d’Italia e non stiamo attualmente cercando altro. È un amico e tre anni fa sono ripartito da lui. Va capito se ha voglia ancora di mettersi in discussione o meno. Ci farò due chiacchiere con lui nei prossimi giorni per capire cosa intende fare la prossima stagione. Sulla base della sua decisione faremo le dovute valutazioni.
Gli americani? Siamo partiti dal riorganizzare la direzione sportiva, poi abbiamo preso l’allenatore. Ora stiamo facendo mercato. I due stranieri sono innesti che si fanno a completamente dell’infrastruttura degli italiani. Stiamo andando a fare un lavoro di costruire la squadra dalle basi. Le idee sono molto, ne abbiamo sicuramente di precise.
Carnera? Ci siamo visti quindici giorni fa con il sindaco De Toni con l’obiettivo di ripartire da dove eravamo arrivati con l’amministrazione precedente. C’è l’intento di proseguire nel parternariato pubblico-privato. I nostri tecnici e quelli del Comune si stanno confrontando da settimane. Vogliamo rimodernare il Carnera, con una nuova copertura e la costruzione ex novo di un campo per gli allenamenti, portando la capienza ad almeno 7500 posti e creando anche struttura ricettiva. Stiamo definendo il progetto di massima che consenta poi di avere il quadro dei costi così da poter redigere un business plan per sostenere l’investimento. Siamo molto vicini a definire il tutte, la date line è luglio, speriamo di farcela in tempo. Anche da parte del governatore Fedriga c’è l’impegno a proseguire nel progetto. Stiamo parlando anche con la parte di organizzazione di eventi, che è importantissima per sostenere i costi. Questo è un ragionamento che poi ricade anche sulla allestimento della struttura. Costruendoci attorno il Carnera non chiuderà mai, se non nel momento che verrà posizionata la copertura. Il time table è studiato per far sì che in 24 mesi si faccia tutto, senza intaccare il regolare svolgimento delle partite".