Amoroso: "Quando arrivai a Udine ero il terzo attaccante. Chiesi la cessione, poi la doppietta alla Fiorentina cambiò tutto"
Passano gli anni ma Marcio Amoroso è ancora presente nel cuore di moltissimi tifosi friulani che ricordano con nostaglia le sue grandi giocate e i suoi tantissimi gol. L'attaccante brasiliano, assieme ai colleghi del Messaggero Veneto, ha ripercorso i suoi più bei ricordi in maglia bianconera: "Sono arrivato a Udine per la 'modica' cifra di 3 milioni di dollari, anzichè 10, quelli che inizialmente il Gremio chiedeva. Un anno fuori per infortunio e la poca fiducia in Brasile sul mio recupero hanno fatto calare il prezzo. Quando arrivai qua ero il terzo attaccante dopo Bierhoff e Poggi. Zac faceva giocare prevalentemente i primi due, a gennaio chiesi la cessione perché non volevo stare in panchina. Gino Pozzo mi fece cambiare idea e la gara con la Fiorentina, in cui firmari una doppietta, cambiò tutto. Senza quei gol sarei andato a giocare al Valencia, era già tutto fatto, avevo già avvertito la mia famiglia".
A gennaio 2006 fu vicino al ritorno a Udine:"Ma non ricordo perchè non se ne fece nulla".
Difficile trovare talenti come lui e Sanchez, oggi: "Ormai nei settori giovanili non si cura la tecnica, ma solamente la preparazione fisica e tattica".
Marcio era a Udine a vedere la prima con il Palermo. A proposito della gara, dice: "L'Udinese mi è piaciuta. Sono convinto che, rispetto allo scorso anno, questa squadra può disputare una grande stagione. Se poi la salvezza dovesse arrivare con largo anticipo.."