All'Udinese manca un'arma, l'assenza di Deulofeu in certe partite pesa
Il girone di ritorno dell'Udinese è più che positivo, quindi la sconfitta partita dai bianconeri contro la Lazio è derubricabile a semplice passa falso, quelli che comunque non minano un percorso fatto di cose concrete, che hanno portato i friulani ad avere 33 punti in classifica, con la salvezza ormai a portata di mano. Sicuramente però il match contro i biancocelesti qualche segnale da tenere in considerazione lo ha dato. Nel primo tempo le zebrette hanno lasciato giocare l'avversario, tentando la classica ripartenza in velocità. Un canovaccio tattico che all'andata aveva funzionato egregiamente, con Pussetto e Forestieri in grande spolvero. Solo che stavolta non c'erano i due argentini, ma un Llorente che ovviamente ha sofferto questo stile di gioco, iniziando a dare un contributo importante solo quando la squadra ha alzato il baricentro.
C'è da sottolineare come però lì davanti le alternative, se escludiamo il giovanissimo Braaf di cui non parleremo perché non conosciamo ancora bene e quindi non possiamo sapere il perché non venga rischiato da Gotti, non erano molte. Con il Topa a mezzo servizio e Okaka che ha più o meno le stesse caratteristiche del Re Leone (seppur con uno stile di gioco diverso), restava il solo Nestorovski, gettato nella mischia nella ripresa. Il grande assente purtroppo era Deulofeu, ancora ai box a causa dei problemi patiti al ginocchio a fine febbraio. Un giocatore con il suo spunto e la sua velocità avrebbe sicuramente fatto la differenza contro la Lazio e probabilmente anche in un match molto statico come quello che abbiamo visto a Marassi contro il Genoa. L'ex Barcellona poteva essere schierato anche da falso nove, con Pereyra in appoggio e senza andare così a toccare un Tucumano che sta facendo faville. Sicuramente Llorente sta dando tanto e c'è molto di suo nel momento positivo bianconero, ma non sempre la punta di peso è utile per il tipo di match che si sta andando a giocare.
Ecco perché il ko di Deulofeu pesa e non poco nell'economia di questa Udinese. La possibilità di alternare un giocatore come lui al Re Leone in caso serva l'attacco leggero dà molte più soluzioni tattiche a un Gotti che stava riscoprendo un grandissimo Gerard. Lo spagnolo era definitivamente tornato in forma dopo la rottura del crociato e aveva superato anche lo spavento causato dall'edema osseo riportato contro il Benevento. Psicologicamente il ragazzo infatti sembra aver subito parecchio i problemi fisici anche importanti avuti in passato. Senza di lui il mister perde un'opzione importante e che darebbe la giusta imprevedibilità all'attacco, sia con una punta di peso che con una coppia offensiva leggera. Speriamo che dopo la ripresa il numero 9 possa tornare a disposizione recuperando in fretta il terreno perso. Questa squadra può salvarsi anche senza di lui, ma per un salto di qualità i disegni tattici hanno bisogno di un funambolo così.