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Addio capitan Behrami, Sandro e Hallfredsson, ora chi a guidare l'Udinese?

di Davide Marchiol

Nella stagione in cui l'Udinese sembrava aver compreso i propri errori, cercando di correggere e applicare quanto gli viene detto da anni non solo dai tifosi (che sappiamo avere ovviamente un peso relativo nelle decisioni della società), ma anche dagli addetti ai lavori, forse è stato commesso un errore. o più che un errore una leggerezza. Confermato Tudor dopo la salvezza, ottimo, richiamato Pierpaolo Marino come DS, perfetto, subito un paio di innesti già pronti per la Serie A per tappare le falle evidenti, fantastico, poi l'addio di Behrami, Sandro e Hallfredsson, tutti assieme, i tre più esperti. Non è la prima volta che viene fatta una mossa del genere dalla società, che probabilmente punta a svecchiare e rendere più solida la rosa (i tre spesso erano infortunati). La cosa però apre una falla in rosa.

Dovesse andare via anche De Paul in un colpo solo perderemmo il capitano, uno dei due vice capitani e anche due dei giocatori più esperti. È difficile per un allenatore amalgamare uno spogliatoio se ogni anno i senatori vengono mandati tutti via. Uno dei tre esperti sopracitati poteva essere confermato, uno, che facesse da trascinatore, che aiutasse Tudor a scuotere lo spogliatoio. Invece no. La società avrà avuto i suoi motivi per liberarli tutti, sicuramente alle spalle c'è la voglia di rilanciare giocatori come Barak, Balic e altri, più dinamici, tecnici e giovani, ma ora non c'è più quel giocatore che va a tutto campo a rincorrere gli avversari per riprendere palla. Potrebbe farlo Mandragora, ma di solito quando lo fa è sintomo di nervosismo e si lascia andare in interventi particolarmente duri. Potrebbe farlo Jajalo che effettivamente è esperto, ma a quel punto l'ex Crotone non avrebbe spazio visto che, teoricamente, uno esclude l'altro.

Si apre ora un problema leader. Chi sarà ora il capitano? L'anno scorso il capitano era Behrami e il vice era Lasagna. Quindi a logica KL15 sarà il capitano e forse è uno dei motivi che portano la società a essere così sicura che il ragazzo resterà in quel di Udine. Pochi altri sono qui da tempo e hanno l'esperienza e la tempra per fare da trascinatori. Ci sarebbe Stryger Larsen, ma anche lui dovrebbe andare via. Restano Nuytinck (in bilico pure lui) e Troost-Ekong. Ecco dunque che per Tudor, con la data del ritiro che si avvicina, si apre il primo problema. Che gerarchie ci saranno in questa Udinese? Il tecnico croato dovrà subito mettersi all'opera su un tasto delicato, perchè uno dei punti deboli dell'Udinese spesso non è stato il tasso tecnico, ma proprio la forza dello spogliatoio. Intanto auguro a Valon il meglio a Sion, un giocatore che dovunque sia andato ha dato tutto, sacrificando spesso l'integrità fisica per raggiungere l'obiettivo, lo ha fatto anche a Udine e per questo il suo sarà sempre un ricordo dolce


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