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A Piacenza fu vittoria, pronti alla replica al Carnera contro l'Assigeco

di Francesco Paissan

La più lunga striscia di vittorie per l’Apu Gsa, risalente al girone di andata, incominciò con la vittoria interna contro Ravenna per concludersi quattro partite dopo con Roseto. In mezzo a queste quattro “V” ci fu anche la prima gara stagionale vinta in trasferta da Udine, un 65-73 strappato al PalaBanca contro l’Assigeco Piacenza. Una vittoria “anomala” considerato il successivo trend negativo nelle gare esterne, ma di questo se ne è già parlato fin troppo. Piacenza vantava, allora come ora, uno degli attacchi più prolifici del girone (4° complessivo con 81.3 punti per gara) eppure venne contenuta da una difesa “da Apu”, tenace e combattiva a costo di smarrire un po' di concentrazione in attacco. Ogide ne fece 20 ma il numero più importante lo misero insieme i due lunghi bianconeri, contando 21 rimbalzi in due, impreziositi poi nel caso di Mortellaro da 10 punti buoni per la doppia-doppia. 

Quanto fatto a Piacenza è quanto c’è da fare domenica al Carnera, ovvero limitare un attacco convincente, con Andy Ogide e Touré Murry principali bocche di fuoco della Assigeco (16 punti abbondanti a partita per entrambi), e un uomo-assist tra i migliori del girone, Gherardo Sabatini che ne “smazza” 5 a ogni apparizione. La squadra di coach Ceccarelli non disdegna poi il tiro da fuori, producendo una mole di conclusioni seconda solo a Verona ma tirando leggermente meno bene, 35% su 29.8 tentativi. Nonostante il buon attacco però, l’Assigeco ha lasciato per strada diverse gare, raccogliendo solo otto vittorie a fronte di dodici sconfitte. Undicesima al momento, Piacenza si trova in mezzo al guado, avendo i playoff a soli due punti e i playout a quattro. Ha avuto il merito di vincere contro Verona nell’ultima gara, contribuendo tra l’altro a issare Udine al quarto posto, eppure ha perso tre delle ultime cinque gare, giocandosi però il risultato fino alla sirena. Insomma, anche per questa gara guardare alla classifica non è cosa utile. Guardare invece all’intensità delle ultime prove dei bianconeri, a come si interpretò difensivamente l’andata e a quanto si riempirà il Carnera che potrebbe, al solito, essere l’elemento in più per Pinton e compagni, questo sì che potrebbe essere non solo utile ma anche necessario.


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