4 luglio 1983: Zico sbarca ufficialmente ad Udine
Estate 1983. «O Zico o Austria». Circa 120 anni più tardi un altro celebre aut aut, il «O Roma o morte» garibaldino, torna a scuotere la penisola italiana. Stavolta, non si tratta di una faccenda politico-territoriale, ma c’entra il gioco del pallone. Sì, stavolta è il calcio ad innescare il meccanismo dell’ultimatum, quasi si fosse ad un passo da una guerra. Ed in effetti un conflitto c’è. Le parti in causa sono l’Udinese e la FIGC. Il club friulano del Presidente Mazza e del DS Dal Cin è riuscito a piazzare un colpo stratosferico, acquistando nientemeno che Arthur Antunes Coimbra, per tutti Zico. Un artista del pallone, capace di incantare con dribbling ubriacanti e tiri dalle traiettorie mirabolanti. Dall’altra parte, la Federazione, contraria al tesseramento del Galinho a causa della scarsa chiarezza della Grouping, società del numero uno bianconero, e dei fondi utilizzati per assicurarsi il campione brasiliano. Ci si mette di mezzo anche la CGL, che contesta a Mazza una simile spesa peraltro in un momento di crisi e di licenziamenti tra le sue aziende.
La posizione della FIGC si fa netta solamente verso fine giugno, quando il mercato sta per concludersi. Fermi tutti, qui bisogna controllare la regolarità di alcuni acquisti. Controlliamo che tutto sia stato fatto nel miglior modo possibile. Il 2 luglio ecco il duplice colpo di scena: niente Cerezo per la Roma, niente Zico per l’Udinese. In risposta ad una simile decisione, giunge l’ondata di contestazione. È un’onda ribelle, determinata a non sottostare alla volontà dei vertici federali. È in Friuli che la rivolta raggiunge il culmine. Per qualche giorno, nella regione si respira persino l’idea di una scissione, almeno sportiva, dal resto del Paese. Il visto negato a Zico diventa agli occhi dei tifosi dell’Udinese il simbolo dei soprusi da parte delle big. È un’insurrezione che coglie impreparati tutti, dalla FIGC al governo stesso. Il 4 luglio si arriva ad una soluzione: il blocco è tolto, la storia d’amore tra il Galinho e la compagine friulana può realmente iniziare con buona pace delle varie parti in causa.