Richarlison, l’uomo voluto dai Pozzo al Watford ora punto fermo del Brasile
“Va bene la fiducia dell’allenatore, ma io inizierei a guardare la panchina”. Queste le parole di Lele Adani al commento tecnico di Brasile – Serbia, riferendosi alla brutta prestazione fino a quel momento di Richarlison. Pochi istanti dopo però arriva il gol del vantaggio e a siglarlo è proprio Richarlison, che non contento segna anche il secondo gol verdeoro, con una perla che è già una seria candidata ad essere tra i gol più belli del mondiale. Perché si, il calcio è strano, ma è bello proprio perché è così.
L’attaccante del Tottenham ha ricevuto la convocazione del C.T. Tite, che lo ha fortemente voluto nella spedizione del Qatar nonostante una prima parte di stagione difficile con la maglia degli Spurs. Il percorso dell’attaccante classe ’97 però inizia da lontano, nella sua terra natale, quella brasiliana. Prima l’América Mineiro, poi la più nota Fluminense con cui si mette in luce sempre di più. Richarlison arriva poi in Europa nel 2017. Destinazione? Watford. Si perché a credere in lui è stata la famiglia Pozzo, che lo ha fortemente voluto per la stagione 17/18 in Premier League della squadra giallonera. La permanenza a Watford dura solo un anno perché poi il ragazzo vola all’Everton, con il club di Liverpool che paga una cifra vicina ai quaranta milioni di euro per garantirsi le prestazioni del ragazzo di Nova Venécia. Con la maglia dell’Everton arriva per lui la definitiva consacrazione e una nuova conferma che anche questa volta, la famiglia Pozzo ci aveva visto giusto. Di lui si parlò anche in ottica Udinese al momento del suo arrivo al Watford, visto l’asse serrato in quegli anni tra la società londinese e quella friulana, ma la strada dell’attaccante proseguì, come detto, sempre in territorio britannico.
Dal Watford al mondiale con la maglia della Seleção: in fondo siamo sicuri che un piccolo pensiero di Richarlison sarà sempre per i Pozzo e per quella prima occasione datagli nel calcio europeo.