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UEB Cividale, Micalich e la cittadinanza onoraria: "Sono emozionato, mi sento in dovere di restituire l'amore che ricevo"

di Alessio Galetti

Nonostante la sconfitta nel derby, la UEB Cividale è un'assoluta protagonista del campionato di Serie A2. Poco dopo la conferenza stampa che si è tenuta presso la Club House del PalaGesteco, abbiamo avuto l'occasione di avere ai nostri microfoni il presidente Davide Micalich. Durante questa intervista il capo della società gialloblu ha descritto le emozioni che ha provato dopo essere venuto a conoscenza di questo importante riconoscimento, che condivide con il coach Stefano Pillastrini. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Sono emozioni fortissime, qua è tutto molto spontaneo, è tutto cosi come si vede. C’è un grande rispetto tra di noi, io faccio il presidente e cerco di fare il meglio che posso, il coach fa il coach, i tifosi fanno i tifosi. Ci vogliamo bene, poi è chiaro che si vince e si perde, però siamo tutti allineati: questa è la cosa bella, che nasce in linea con quello che è il nostro modo di essere. Oggi ho percepito qualcosa perché c’era uno striscione attaccato all’ingresso della città, ma non pensavo una cosa cosi bella, nonostante qualcosa mi fosse arrivato all’orecchio. Io non posso che ringraziare chi ha ideato questa cosa, i tifosi chiederanno al sindaco di darci la cittadinanza onoraria, ma a prescindere da come andrà a finire per me significa che hanno capito il motivo per cui continuo a fare pallacanestro con entusiasmo. È la mia vita, non è la mia passione o un hobby, è tutto insieme, tutto di più. Sentendo le motivazioni mi sono emozionato, ringrazio gli ideatori, tutti quelli che firmeranno e il sindaco. Da oggi mi sento ancora più legato a questa comunità, mi sento in dovere di restituire tutto l’amore che ricevo"

Micalich è intervenuto anche sul derby perso in settimana, affermando che comunque è stata una grande serata di sport, nella speranza che sia la prima di tante:

"È stato travolgente, finché giochiamo in casa è tutta magia, ma arrivare al Carnera come presidente di una squadra, vedere la Marea Gialla e i nostri tifosi per me è un punto di partenza. Ha vinto la squadra che quella sera è stata più forte, ha vinto con merito, ma noi non siamo assolutamente ridimensionati. Per noi è stato un orgoglio parteciparci, che addirittura è quasi inaspettata, ma non ci sentiamo né a disagio né fuori luogo. Dobbiamo solo prendere spinta e rifarci già contro Livorno perché sarà una partita durissima. Sono tutti punti di partenza, questo è un progetto giovane, ma che vuole avere un grande futuro davanti".


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