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Udinese, l'opinione di Velluzzi: "Obiettivo salvezza. Sottil deve costruire una squadra vera"

di Stefano Pontoni

Tre giornate e due punti in classifica. Questo il bilancio alla prima sosta della stagione. C'è da preoccuparsi oppure serve solo un po' pazienza per tornare a vedere la vera Udinese? Lo abbiamo chiesto agli esperti. Ne abbiamo parlato con Francesco Velluzzi, giornalista de La Gazzetta dello Sport. 

Come hai visto l'Udinese in queste prime tre giornate?

"Allenare l'Udinese è molto difficile. Dopo Guidolin, solo Gotti è stato l'unico allenatore con cui si è iniziato un certo percorso mentre Sottil è uno che lavora molto. Non mi è sembrata una squadra che vuole fare la partita, ha qualche problema sulle fasce dove non sono statti sostituiti Udogie e Pereyra. I bianconeri hanno sempre preso giocatori sconosciuti ma devono adattarsi. Per quelli che arrivano ci vogliono sempre 3/4 mesi prima di integrarsi. Ci sono mancati comunque dei calciatori importanti anche in attacco. Lucca non aveva mai fatto una partita in Serie A, mentre Beto era andato per due anni di fila in doppia cifra nonostante qualche acciacco fisico". 

Il mercato è stato sufficiente a compensare le uscite di questa estate?

"Non è una squadra scarsa perché ha tenuto giocatori come Samardzic, Lovric, Walace e Silvestri. Perez e Bijol sono delle garanzie dietro. Parliamo di una rosa che l'anno scorso con qualche sforzo in più e qualche infortunio in meno poteva arrivare tra le prime otto". 

Chi sono i punti di riferimento di questa nuova Udinese?

"Samardzic e Walace, che sono giocatori che a centrocampo hanno in pochi. Silvestri in porta è di grande esperienza e affidabilità e credo anche nella completa maturazione di Perez. In attacco bisogna anche aspettare perché l'Udinese è stata sfortunata ad aver perso Brenner per il quale aveva speso una cifra importante. Lucca per ora non ha demeritato per essere le prime tre partita che ha giocato in Serie A. Chiaro che spesso giocandosi partite sporche contro squadre minori le decidono i singoli con le giocate come Samardzic a Salerno. Lovric ora lo marcano con più attenzione perché è uno che si inserisce sempre e sa anche tirare bene, però esistono anche gli avversari". 

A cosa possono ambire i bianconeri in questa stagione?

"L'obiettivo è la salvezza, perché qualche cosina in meno c'è dopo le tante uscite compreso Deulofeu che fino a gennaio non lo rivedremo in campo. Al momento lo spagnolo non può essere un punto di riferimento per la squadre. Qui Sottil deve essere bravo anche nel rapporto interno, perché serve anche un qualcosa che faccia diventare un gruppo di calciatori una vera squadra. Deve metterci qualcosa a livello gestionale-comunicativo. Sottil non sbrana mai l'avversario, perché mi sembra faccia poco lavoro sull'avversario per neutralizzarlo. Vuole imporre un modo di stare in campo che non è così facile, soprattutto contro squadre che puntano a non farti giocare". 


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