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Udinese, Inler: "Questa squadra è forte e ha mentalità, vogliamo Davis al 100%"

di Alessandro Di Lenarda

In occasione del brindisi di Natale con la stampa in casa Udinese, anche il responsabile dell’area tecnica Gokhan Inler è intervenuto ai nostri microfoni facendo il punto dell'ultimo anno.

Un ottimo 2025, la vittoria con il Napoli dà quella spinta in più per iniziare un 2026 positivo e ci sono anche tanti altri aspetti: i giocatori e il gioco proposto, che fanno anche ben sperare perché questa squadra non ha ancora raggiunto neanche la metà del suo vero potenziale. Lei che la vede tutti i giorni, sapete qual è il vero potenziale?

"Lo so e sappiamo benissimo che la squadra ha questa capacità di fare le grandi prestazioni che abbiamo visto. Ovviamente anche le partite, come quella con il Genoa, ci danno sempre un segnale importante, per poi anche crescere su questi aspetti. La squadra c'è, come dico sempre, deve essere sempre così, perché la mentalità e il rispetto non dobbiamo mai perderli. È stato un bel 2025 però io non mi accontento perché ci sono state settimane o mesi in cui magari si poteva fare meglio, però stiamo veramente crescendo. Non abbiamo ancora chiuso quest'anno, perché ci sono ancora due partite molto importanti che secondo me sono fondamentali. Questa squadra è forte, è buona, è mentalizzata, però con i piedi sempre a terra perché hai vinto una partita però le somme si tirano alla fine, quindi già ci aspetta un'altra grandissima sfida, molto difficile, anche con tante emozioni, quindi noi dobbiamo andare a Firenze con testa giusta".

State vincendo tante scommesse. Una è quella di Keinan Davis, un attaccante che non ha mai giocato con così tanta continuità. Avete fatto un lavoro diverso quest'estate rispetto a lui, ma il lavoro più importante è stato quello mentale, perché è come se fosse rigenerato quest'anno.

"Con Keinan stiamo provando a parlare tanto, a fare tante cose con lui. Si sente bene perché lui ha bisogno che lo stimoliamo, non mi piace lasciare un giocatore da parte. Per ogni giocatore, dal giovane fino al più esperto, dobbiamo sempre tenere alta la concentrazione e con Keinan abbiamo fatto anche lavori specifici. Lui si comporta bene, è positivo, è un ragazzo d'oro che prova a dare il massimo e quest'anno lui è più continuo e spero che si alleni di nuovo così duro, perché non abbiamo ancora finito niente. Ci serve un Keinan Davis al 100%".

Qual è il giocatore del quale non abbiamo visto il suo vero potenziale e che ci potrà stupire nel 2026? 

"In tanti stanno crescendo e soprattutto mentalmente, però in generale ciò che mi aspetto dai ragazzi è capire che la squadra è importante, non pensare solo singolarmente. Siamo tutti nella stessa barca ognuno deve aiutare il compagno vicino, quindi per me è importante che la squadra alla fine abbia successo".


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