Heluszka: "Runjaic ha portato energia positiva all'Udinese, Karlstrom lo sta aiutando"
Udinese-Lecce domani sarà una sfida con in palio punti molto importanti, dove le zebrette di Runjaic sono chiamate a dare una risposta dopo le due sconfitte con Roma e Inter. Proprio per parlare del nuovo tecnico dell'Udinese e anche di Jesper Karlstrom, arrivato dal campionato polacco come il nativo di Vienna, abbiamo intervistato Adrian Heluszka, del portale Przeglad Sportowy Onet Poland. Queste le sue parole ai nostri microfoni.
“Sono tifoso dell’Udinese, la seguo dal 2005, mi ricordo l’epoca di Di Natale, Guidolin, Inler quando era ancora in campo, il primo Sanchez. Sono venuto qui poi per capire meglio l’arrivo di Runjaic in quel di Udine, in Polonia è stata una grande sorpresa perché è il primo allenatore che dalla Polonia va in Italia direttamente, nonostante quello polacco sia un calcio già noto in Italia visto che ormai ci sono diversi giocatori polacchi come per esempio Walukiewicz. Ero qui per intervistarlo quindi e anche per parlare con Karlstrom dopo la sua esperienza al Lech Poznan e vedrò Udinese-Lecce domani”.
La scelta di Runjaic da parte dell'Udinese ti ha stupito?
“Per me è stata una notizia sorprendente, sì allenava il Legia Varsavia che è una delle migliori squadre in Polonia, ma non aveva esperienza nei top campionati come è quello italiano, la Serie A non è paragonabile al campionato polacco o alla seconda lega tedesca. Ero al Tardini e mi ha stupito l’impatto che ha avuto sull’Udinese, ha portato tanta energia, ha cambiato anche un nuovo modo di rapportarsi con i tifosi con gli allenamenti all’aperto. Ha dato veramente energia positiva”.
C'è qualche ragazzo del campionato polacco pronto per un salto in Serie A?
“Ne ho parlato anche con Runjaic, nell’ultima campagna trasferimenti si è parlato di diversi ragazzi polacchi per l’Udinese, come Piotrowski e Wieteska. Ci sono penso diversi giovani difensori polacchi che in futuro magari potrebbero interessare a un club come l’Udinese, penso per esempio a Ziolkowski del Legia Varsavia, ha molto potenziale, ora è infortunato, ma in futuro credo potrebbe essere un buon nome per il campionato italiano. Ho visto qualche partita anche di Dominik Sarapata del Gornik Zabrze, mi piace parecchio, ora sta per tornare a giocare dopo un grave infortunio”.
C'è un giocatore che ti ha sorpreso nell'Udinese?
“Mi ha sorpreso molto Thauvin, non è giocatore partircolarmente adatto alla solita filosofia di Runjaic, è un giocatore di cui conosciamo le qualità, ma non pensavo crescesse al punto da diventare un leader della squadra. Poi gli hanno dato la fascia, la 10, grandi attestati di stima”.
Come vedi l'ambientamento del mister a una cultura nuova come quella del campionato italiano?
“Di solito quando fai un salto del genere ci metti un po’ ad ambientarti, ha voluto fortemente un giocatore come Karlstrom, che conosceva molto bene. Forse nemmeno lui si aspettava fosse così pronto a un campionato come quello italiano, la sua presenza può aiutare a far giocare la squadra come chiede Runjaic. Un tecnico molto calmo, per esempio in Polonia è normale salutare tutti i presenti dopo una conferenza, mantenere una certa tranquillità, forse questo atteggiamento è stata anche un po’ la chiave che ha permesso un adattamento così veloce sia suo che di Karlstrom”.
Quanto tempo ci vorrà per vedere il gioco di Runjaic?
“Non si può sapere secondo me, perché il campionato polacco è talmente tanto diverso che comunque anche il Legia Varsavia cambiava modo di giocare tra campionato e Conference League, faceva paradossalmente più fatica a fare il suo gioco in campionato che in coppa. In Serie A Runjaic può impostare forse un po’ più un gioco aggressivo, come le grandi che ti lasciano qualche spazio, però ci sono ragazzi che da tanti anni giocano in un modo totalmente diverso”.