.

ESCLUSIVA - UEB Gesteco Cividale, Bartoli: "Qui per migliorare ancora"

di Stefano Pontoni

La nuova UEB di Stefano Pillastrini riparte dal talento dei giovani. Tra i nuovi volti Saverio Bartoli, play/guardia che andrà a rinforzare il pacchetto degli esterni. Reduce da un biennio a Chieti vissuto da protagonista, arriva a Cividale per continuare il suo percorso di crescita. Il classe '00 si si è raccontato ai nostri microfoni. 

Manca ancora un po' di tempo prima del raduno, come ti stai preparando in queste settimane?

"Mi sto allenando a casa mia, a Spoleto. Sto facendo parecchio lavoro fisico, così da arrivare pronto all'inizio della preparazione. La mia testa è già focalizzata sulla prossima stagione".

Pillastrini è un allenatore che sa come far crescere i giovani. Cosa ti ha detto il coach? 

"Ci siamo parlati. Condivido pienamente la sua idea di pallacanestro. Non vedo l'ora di lavorare con lui. Mi ha detto che ci aspetta una stagione difficile e che dovremo darci dentro in palestra se vogliamo raggiungere risultati importanti. Siamo una squadra giovane, in parte rinnovata, ma molto ambiziosa. Vogliamo provare a dire la nostra".

Si partirà fortissimo già con la Supercoppa.

"Sarà un inizio davvero entusiasmante, che ci vedrà disputare due derby. Affrontare subito Udine e Trieste è per noi uno stimolo in più. Saranno delle partite molto toste. Per me sarà una grande emozione iniziare così".

In questi tre anni la vera forza della UEB è stata il gruppo. Hai avuto già modo di conoscere i tuoi nuovi compagni?

"Conoscevo già Mastellari, con lui ho vissuto una buona stagione a Chieti. Il gruppo senza dubbio è un aspetto fondamentale per raggiungere risultati importanti. Già da avversario mi era piaciuto molto vedere una squadra così unita, che lottava insieme per un unico obiettivo. Sicuramente è stato uno dei fattori che mi hanno spinto a scegliere Cividale".

L'A2 è diventata ancor più competitiva, che campionato ti aspetti?

"È presto per parlare di obiettivi, noi dobbiamo pensare soltanto a dare il massimo in ogni partita. Ci attende una stagione ricca di insidie, non sarà facile ripetere il rendimento della scorsa stagione ma è obbligo provarci. Il mio obiettivo è quello di aiutare la squadra a migliorare ancora. I conti li faremo soltanto alla fine. Non mi voglio porre limiti, ci tengo soltanto a fare il meglio possibile per me e per i miei compagni".

In quale ruolo ti esprimi al meglio?

"Mi sento più un playmaker che una guardia. La mia caratteristica principale è passare la palla per far segnare un compagno. Posso comunque dare una mano in più ruoli, anche in difesa".

Nella tua esperienza in Nazionale hai potuto giocare con Marangon, altro giovane che ha sposato come te il progetto UEB.

"È un ragazzo straordinario, a livello umano mi sono trovato davvero molto bene con lui. Ha ampissimi margini di crescita ma allo stesso tempo è già un giocatore che può dare molto sia dal punto di vista tecnico che fisico. Giovani con le sue qualità ce ne sono pochi. Tra di noi c'è stata già una bella intesa".


Altre notizie