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ESCLUSIVA TU - UEB Cividale, capitan Fattori: "Vicini all'esordio, sarà emozionante"

di Franco Canciani

Tuttoudinese ha sentito il capitano della UEB Gesteco Cividale, Giovanni Fattori, per capire come un atleta viva il periodo-COVID-19 in relazione all’incertezza di date e dati, ed al dovere di presentarsi pronti ai nastri di partenza. Ad oggi, l’inizio del campionato è ancora fissato per il 22 novembre, quando la Gesteco dovrebbe scendere a Roseto degli Abruzzi per la seconda giornata, ma esordio stagionale, in campionato. 

Giovanni, come sta procedendo la preparazione?

'Tutto bene, dai. La squadra è giovane ma cresce ogni giorno: nella conoscenza reciproca, nell'amalgama e nella comprensione di ciò che ci chiede coach Pillastrini. Di certo non saremo al massimo dalla prima giornata, ma continueremo a crescere perché il roster è ben assortito.' 

Come vivete la situazione determinata dal COVID-19?

'La dobbiamo vivere, penso come tutti, alla giornata: tenendo ovviamente conto dei bollettini e delle notizie che riguardano la pandemia. Per fortuna poi c'è il campo: anche solo allenandoci cerchiamo di estraniarci e concentrarci sulla pallacanestro che in fondo è il nostro lavoro'.  

Insomma, il parquet come sollievo da tante, troppe preoccupazioni...

 ''Scendere in campo, anche solo per il training, è la parte più bella. Non dobbiamo mai dimenticare la fortuna di poter svolgere il bellissimo lavoro che facciamo. Questo per rispetto verso le tantissime persone che oggi non possono lavorare come dovrebbero, costrette al lockdown totale o limitate negli spostamenti.' 

Una situazione che anche voi avete provato nei mesi scorsi. 

'Purtroppo sì. Siamo rimasti chiusi in casa per mesi come tutti i nostri connazionali: allenandoci come potevamo, correndo quando fosse permesso. Fare qualche canestro nel giardino di casa o in garage non è però paragonabile al lavoro in palestra. Il contatto col parquet, già dalla prima fase della preparazione (a Lignano, n.d.r.) è stato bellissimo'. 

E come vivi questa preparazione così anomala? 

'Beh, è un'esperienza nuova per tutti. Anche se non ce n’è bisogno, stimolo sempre i miei compagni ad apprezzare la fortuna di poter lavorare nel rispetto del protocollo, per ora senza le limitazioni imposte ad altre categorie e regioni.’. 

L'esordio dista dieci giorni.

'Sarà un momento emozionante. Il campionato ci manca da tanti mesi; giocheremo su un campo caldo e difficile come quello di Roseto in un momento bellissimo da condividere con la squadra e la tifoseria, che non potrà ovviamente seguirci'. 

A proposito, come vedi il campionato?

'Sarà un torneo difficilissimo. Vedo tante squadre sullo stesso livello; tanti giocatori di categoria superiore che per ragioni economiche o (come nel mio caso) per un progetto serio e a lungo termine sono ‘scesi’ in serie B. Sarà una stagione tirata fino in fondo, e di certo divertente. 

Nella speranza che i palazzi si possano ripopolare.

'Assolutamente, per noi questa è uno degli aspetti più importanti. Nel rispetto delle regole, spero quantoprima sia possibile vedere, di nuovo, i nostri tifosi assieparsi attorno a noi facendoci sentire il loro calore. 

L'auspicio di Fattori è anche il nostro. I palazzetti vuoti e le squadre monche a causa delle positività sono aspetti che ricorderemo a lungo. Sperando diventino un ricordo il prima possibile. 


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