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ESCLUSIVA TU - Pro Cervignano, parola a Tortolo: "Partenza superiore alle aspettative, ma l'obiettivo rimane la salvezza. In carriera ho avuto tante soddisfazioni, ho ancora la passione di quando iniziai ad allenare"

di Jessy Specogna

Dopo cinque giornate, davanti a tutte nel campionato di Eccellenza c'è la neo promossa Pro Cervignano. Chi meglio di Giovanni Tortolo, mister dei gialloblù e vero e proprio guru della panchina in Friuli, poteva raccontarci il magic moment che sta vivendo questa squadra? Lo abbiamo contattato in esclusiva, questi i passaggi salienti di una lunga intervista che potrete trovare in versione integrale a partire dal 25 ottobre sul nostro nuovo magazine.

"Sinceramente non mi aspettavo questa partenza, devo fare i complimenti ai ragazzi perché il loro approccio a questa nuova categoria così difficile è stato positivo. Ancora però non abbiamo fatto nulla. Abbiamo giocato solamente cinque partite, mancano quindi ancora 75 punti e nessuno te li regala."

"Che Eccellenza ho ritrovato? Un campionato difficile e livellato, che sicuramente regalerà tante sorprese. Il nostro obiettivo? Salvarci quanto prima, teniamo i piedi ben saldi a terra e pensiamo a fare quanto prima i 40 punti. Poi si vedrà."

"Non ho rimpianti per la mia carriera. Ho girato tutto il Friuli e mi sono divertito, senza il calcio non riesco a stare. Quando non alleno, la panchina mi manca. In trenta e passa anni da allenatore ho vinto tanto: 10 campionati, tre coppe, diverse promozioni. Ricordo con piacere tutte le squadre nelle quali ho allenato, cominciando da Sevegliano, che dalla Seconda categoria ho portato in Serie D, passando per Palmanova, squadra del mio paese che ho portato dall’Eccellenza alla D, Sacilese, che ho allenato per tre anni in D riuscendo sempre a centrare la salvezza e vincendo in un anno anche il titolo a livello nazionale di squadra che ha schierato più giovani, Pordenone, che ho portato in Serie D nel 2005, Manzanese, Virtus Corno, dove ho lanciato diversi giovani che poi hanno fatto strada, e ora Pro Cervignano, ambiente sano, dove ho trovato una società che mi ha messo a disposizione davvero il massimo per fare bene. Non ho mai ricevuto una chiamata da categorie superiori, ma sono contento di quello che ho fatto. La passione che avevo quando ho iniziato la mia carriera da allenatore nelle giovanili dell’Aquileia è, a distanza di oltre trent’anni, sempre la stessa."


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