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ESCLUSIVA TU - Giannichedda: "Oddo può fare molto bene, la società evidentemente non si fidava di Delneri"

di Davide Marchiol

Per commentare il passaggio di consegne tra Delneri e mister Massimo Oddo, abbiamo contattato in esclusiva l'ex mediano dell'Udinese Giuliano Giannichedda, suo compagno alla Lazio. L'intervista completa la potrete trovare nel prossimo numero de "Il Calcio Magazine", intanto eccovi alcuni dei passaggi più importanti.

Oddo ha un compito non semplice, dovrà creare un gruppo dove ci sono tanti ragazzi di origine diversa e molti giocatori che hanno tante sirene di mercato intorno, può farcela?

“L’esperienza va fatta sul campo, quindi non lo trovo un problema reale, poi una volta diventato allenatore ci sono anche corsi d’aggiornamento per restare al passo con i tempi, la vera bravura sua dovrà essere quella di capire fin da subito che potenzialità hanno i giocatori che ha a disposizione, in modo da disporre la squadra il meglio possibile. L’occasione Udinese è importante e facendo esperienza sul campo può ottenere ottimi risultati”.

Il cambio di Delneri dopo la sconfitta con il Cagliari ha un po’ sorpreso, visto che la squadra sembrava in crescita.

“Quando si cambia un allenatore vuol dire che c’è qualcosa che non va. Il presidente e il direttore evidentemente devono aver captato che qualcosa non andava, che le cose non giravano come dovevano e così hanno preso questa decisione. L’Udinese in effetti sembrava essersi ripresa, poi è arrivata questa sconfitta casalinga che ha sorpreso. Solo loro hanno il polso della situazione, evidentemente anche quando l’Udinese è andata bene non erano convinti dello sviluppo delle cose”.

Quando si è presentato ha detto di volersi togliere l’etichetta di allenatore vincente in B e perdente in A e molti sottolineano come nella massima categoria non abbia mai vinto.

“No quello non è un problema, la A è un discorso molto diverso dalla B. Il Pescara ha dimostrato di essere un’ottima squadra in B, ma in A ha faticato perché non è riuscita a rinforzarsi, come succede a tante altre squadre che salgono di categoria qua in Italia”.

Cosa ne pensa dell’attuale momento della società di Gino Pozzo? Trova che il progetto basato sui giovani ci sia ancora?

“Viviamo un momento in cui il mercato è veramente pazzo, con cifre fuori da qualsiasi logica, le squadre più piccole quindi faticano a fare mercato efficacemente. L’Udinese è sempre stata bravissima perché ha messo in piedi un grande impianto di scouting e con quello riusciva a trovare giocatori di grande prospettiva a prezzi bassi, per poi rivenderli. Ora però in tanti hanno copiato il modello e chiaramente diventa molto più difficile anche continuare la politica fino ad ora adottata con efficacia".


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