ESCLUSIVA TU - Giacomini: "Vedremo sicuramente un'evoluzione, perchè se non segni non ti salvi, mi piacerebbe vedere Teo quando ci sarà"
Nella puntata odierna di SpazioSport, in onda ogni lunedì mattina sulle frequenze di Radio Spazio dalle 11 alle 12, ha parlato mister Massimo Giacomini, che ha analizzato il momento che sta vivendo l'Udinese.
Sulla partita col Sassuolo: "L'unica cosa buona è il punto, erano 10 anni che non vedevo una squadra tirare in porta una sola volta in una partita. Ritengo che proseguendo così il discorso è difficile da risolvere, però è appena arrivato, Nicola sta conoscendo i giocatori, cambierà in futuro. La tattica usata contro la Roma con il Sassuolo non si è rivelata efficace, se i due difensori esterni non attaccano non arrivi mai in porta. Nel Sassuolo Lirola e Rogerio si sovrapponevano di continuo, l'Udinese invece -parlando dei singoli - non le usa mai e se non le fai poi non passi su quella fascia. Ter Avest è un buon giocatore tatticamente, se guardiamo bene ha fatto la prestazione peggiore fino ad ora, Pezzella si è difeso, Troost-Ekong ha fatto una partita buona giocando da libero, mi ricordava Blason del Padova, ha intercettato e spazzato tutto, Nuytinck mi è piaciuto, Larsen bisogna richiamarlo dalla Russia perchè è rimasto là, ha fatto un paio di campanili inguardabili. Abbiamo giocato per non prendere gol e basta, ma non puoi farlo con il Sassuolo, non è che abbiano fenomeni rispetto a noi, Babacar avrà toccato 5 volte, tanto decantato ma alla fine fa qualche gol, Di Francesco piace ma non mi sembra da grande squadra, Berardi si è involuto, non è diventato quel giocatore d'alta classifica che sembrava. Hanno Marlon, Ferrari, Duncan... giocatori buoni, che si danno da fare... quello che mi ha colpito è stato Sensi, ma poco altro".
L'attacco fatica molto a creare, colpa degli attaccanti, ma anche i centrocampisti non sono ancora fluidi nella manovra: "Fofana ha fatto la partita per conto suo come al solito, Behrami ha fatto lotta libera, poi è bastato un colpo alla caviglia ed è crollato, così Mandragora è andato a fare il play, facendo l'unico tiro pericoloso. Musso dà sicurezza, anche se non è stato impegnato particolarmente, importante però il suo modo di giocare. Davanti non creiamo nulla, quando con Velazquez giocavamo con gli esterni e si vedeva qualche sovrapposizione, c'era della pericolosità. Il Sassuolo non ha segnato perchè sono anche loro spuntati. Io spero in Teodorczyk, perchè se sta bene fisicamente può dare una mano, siamo una squadra fisica e Nicola lo ha capito, riuscendo a mettere su una buona difesa, ma facendo sempre 0-0 non ti salvi. La fase offensiva va curata, devi tenere il pallone lontano dalla tua porta".
La filosofia di gioco che punta innanzitutto sulla difesa: "Siamo migliorati un pochettino tatticamente con l'ingresso di Lasagna, ma bisogna capire come vogliamo mettere tatticamente questa squadra. Io ho brindato per il punto, perchè comunque hai preso le misure e hai interrotto tutte le loro azioni. Abbiamo fatto una partita di un certo tipo, in 3-4 mischie si poteva fare anche qualche errore, invece siamo stati ordinati e organizzati. Però non penso sia impossibile giocarsela come a Empoli ma con un po' più di cervello. Con la Roma la filosofia è stata giusta, con il Sassuolo un po' meno, ovviamente Nicola non conoscendo i giocatori non ha potuto fare grandi cambi, ma in futuro bisognerà osare un po' di più, quando ci saranno gli scontri diretti bisognerà vincere, non basterà non perdere".
Capitan Behrami: "Behrami con la Roma ha fatto una buona partita, ma se giochi contro le grandi serve dall'inizio, contro le altre si perde a far baruffe. Non ha mai messo nella sua carriera palle utili agli attaccanti, non sa cambiare gioco, lui è bravo a fare lo schermo difensivo, rubando palla e scaricandola subito. Se si vuole cambiare un po' si mettono quattro difensori e Behrami davanti che fa praticamente il quinto. Però così perdi in avanti un attaccante, perchè De Paul dovrebbe andare a fare il centrocampista, ma lui può dare tutto come punta esterna, perchè così salta il primo uomo e crea scompiglio, Nicola lo sa e più avanti vedremo qualcosa di diverso".
Continua a tenere banco la situazione di Lasagna che, tralasciando la mancanza del gol, continua a non sembrare molto cattivo agonisticamente parlando: "Lasagna è entrato in campo senza una grande carica, per lui non è un buon momento, non era neanche abituato a certe critiche, si è perso con l'uscita di Pussetto. Non può fare reparto da solo, è una seconda punta, io lo allargherei sulla destra, alla Poggi, con De Paul sulla sinistra col destro, con in mezzo Teodorczyk, così avresti due esterni che vanno dentro con un riferimento centrale. Il tridente Lasagna-Pussetto-De Paul è comunque fattibile secondo me, l'ex Huracan ha qualità, con la Roma ha fatto una grande partita, c'era sempre, ha fatto il tacco, aveva segnato, bisogna mettergli in testa che quello è il suo ruolo. Talvolta lui deve rientrare, ma così perde efficacia, facendo un paragone lui può giocare alla Babacar ed è pure più pericoloso, così De Paul può infilarsi dalla destra e diventare pericoloso".
Il mercato di gennaio: "Sul mercato non servirebbero grandi cose, basterebbero un paio di elementi, non i giocatori che prende la Juventus. In passato avevamo arsenali che ci invidiavano tutti, ora non si capisce perchè si fatica a costruire una squadra completa".
Il prossimo avversario: "L'Atalanta ha un meccanismo molto collaudato, con la difesa a tre, il Papu Gomez e una punta di peso, quando perdono è perchè il meccanismo si inceppa, però lì i giocatori vengono presi perchè devono fare delle cose ben precise, loro se prendono una punta ne prendono una per uno scopo preciso, qua si tende a dire "prendo un centrocampista", sì ma di che tipo? Un mediano? Un regista? Per ora là hanno le idee più chiare".
Il nuovo mister Davide Nicola: "A Nicola non suggerisco niente, si è già portato i suoi uomini, meglio lasciarlo in pace perchè si può solo creare confusione, deve fare quello che ha in testa lui, nient'altro, poi serve un po' di fortuna. Lui ha studiato nel periodo in cui è rimasto fermo, sa cosa deve fare. Ha messo la squadra così perchè non può rivoluzionare tutto, ha una sua idea, ma ha fatto ancora pochi allenamenti con tutta la squadra, quindi ha pensato prima di tutto a fare qualche punto, poi sicuramente ci sarà un'evoluzione, la squadra è molto disciplinata tatticamente, contava fare punti. Ora siamo in emergenza, un po' alla volta questo si capirà e vedremo come si giocherà, la cosa difficile è che ci sono ancora due partite contro avversari molto avanti".