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ESCLUSIVA TU - Capitan Bonora: "Fa piacere sapere che i tifosi si ricordano ancora di me. Il mio legame con l'Udinese sarà sempre indissolubile"

di Stefano Pontoni

Ne è passato di tempo da quei magici anni '70 che lo hanno visto protagonista assoluto con la maglia bianconera​ ma ancora oggi, Franco Bonora, rimane un'icona per la tutta la tifoseria. Storico capitano bianconero, simbolo di quell'Udinese fatta tutta di italiani capace di far sognare tutto il Friuli, Bonora festeggia oggi il suo 69esimo compleanno. 

Capitano, un bel traguardo.

"Sì, assolutamente. Ormai gli anni non si contano più, si festeggiano e basta".

Qual è il suo ricordo più bello?

"Sicuramente la promozione dalla B alla A con l'Udinese. Fu un campionato inaspettato che si trasformò in un'autentica cavalcata. Nessuno di noi si aspettava una stagione del genere. Quella squadra sapeva vincere e allo stesso tempo divertire. Mi fa sempre piacere ricordarla perché fu una grande emozione non solo per me ma per tutti i friulani. Quello in bianconero è stato in assoluto il periodo più bello. Anni felici e, nonostante qualche difficoltà, davvero ricchi di successi".

Sono tanti i tifosi che oggi le hanno fatto gli auguri. Per loro lei è ancora oggi una bandiera.

"Fa sempre piacere, vuole dire che ho lasciato un buon ricordo. E' davvero bello pensare che ancora oggi sono molti i tifosi che si ricordano di me e di quello che fatto. Ho dato sempre tutto per questi colori e credo che questo sia il motivo, oltre alle vittorie, del grande affetto che continuo a ricevere. Il legame con l'Udinese per me sarà sempre indissolubile".

Chi è oggi il nuovo Bonora?

"Difficile dirlo. Il calcio è cambiato, oggi ci sono tanti giocatori stranieri ed è quasi impossibile per i tifosi trovare una bandiera. La mia Udinese era fatta di italiani, di ragazzi friulani e veneti, che qui poi hanno messo radici. Ora è tutto diverso, i giocatori vanno e vengono".

Come vede l'Udinese di Velazquez?

"E' ancora presto per giudicare. Questi primi risultati sono stati positivi. Fino adesso non è stato malvagio il cammino dell'Udinese, ora però ci sono delle partite importanti, per questo dobbiamo rinviare i giudizi a dopo la sosta".


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