ESCLUSIVA TU - Bonato: "Raggiunti tutti gli obiettivi. Sono soddisfatto. Italiani? Costi molto elevati"
Nereo Bonato, Direttore Sportivo dell’Udinese è stato rintracciato telefonicamente dalla redazione di tuttoudinese.it per fare il punto sul mercato appena concluso: “Sicuramente sono soddisfatto del mercato appena concluso. Abbiamo trovato collocazione per 37 nostri giovani giocatori e questo ci permetterà di allenarci anche meglio. L’ idea della dirigenza è quella di fare crescere i giocatori per poi farli diventare importanti per il futuro. Per quanto riguarda la prima squadra abbiamo fatto acquisti importanti come: De Paul, Fofana, Penarranda e i ritorno di Jankto oltre a mantenere in rosa giocatori come Widmer, Badu, Herteaux che avevano delle richieste, certo ci sono state delle cessioni importanti come quelle di Nico Lopez, Zielinski e Bruno Fernandes. Abbiamo poi aggiunto in rosa Kums che è un giocatore molto tecnico e di spessore che va a colmare alcune nostre lacune. Abbiamo fatto un buon mercato e non abbiamo alcun rimpianto”.
Direttore, crede che la squadra consegnata a Mister Iachini sia competitiva per il campionato?
“Credo di si,siamo una buona rosa e possiamo fare bene. Va detto che sia a livello di società che di staff tecnico è tutto nuovo e serve un periodo di ‘rodaggio’ , ma possiamo migliorare e fare un buon campionato”
Herteaux - Sampdoria e Lodi – Spezia erano le due trattative calde dell’ultimo giorno di mercato: come mai non si sono concluse?
“Bisogna dire che si ci sono stati degli interessamenti, però capita che alcuni interessamenti poi non vadano in porto, non ci sono state le condizioni per concludere le operazioni”
Direttore, lei, storicamente, è sempre stato molto abile sul mercato italiano. Come mai ad Udine in questa sessione di mercato sono arrivati solo giocatori stranieri e nessun giocatore italiano?
“La strategia societaria è quella di trovare giocatori giovani e funzionali alla squadra, purtroppo i giocatori italiani avevano dei costi di mercato elevati, ma è nostra intenzione investire anche sul mercato italiano a cifre però più consoni ai nostri costi di gestione”.