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Esclusiva – TREVISAN (Resp. Sett. Giovanile): "Il nostro obiettivo è far crescere i giovani. Questa sarà una stagione importante per tutti"

di Joseph Lumia

A Codroipo termina a reti inviolate il primo anticipo del Campionato Primavera TIM che ha visto di fronte l'Udinese e i vice-campioni della Juventus. Inserite per la prima volta insieme nel gruppo B, le due squadre bianconere si sono divise i primi tre punti stagionali, in una gara caratterizzata dal gran caldo. A margine dell'incontro, la redazione di TuttoUdinese ha raggiunto in esclusiva Angelo Trevisan, dirigente e responsabile del settore giovanile friulano, che ha fatto il punto ai nostri microfoni:

Inizio di stagione difficile però un primo punto guadagnato. Che campionato sarà, in vista della riforma che interesserà anche l’anno prossimo?
“Spero che non giocheremo sempre come oggi perché io oggi – almeno personalmente – mi aspettavo di giocare un po’ meglio. Il risultato spero non sarà il leitmotiv di questo campionato perché essendo la classifica finale che comporta la retrocessione in Primavera 2, magari tutte le squadre saranno focalizzate a far risultato. Non dobbiamo dimenticarci che dobbiamo costruire i calciatori, dobbiamo preparare i giocatori alla prima squadra. Pensare solo al risultato non va bene, almeno la mia idea è questa. Noi dobbiamo pensare a giocare bene, a far crescere i giocatori, i risultati poi vengono di conseguenza”.

Quest’oggi la partita casalinga si è disputata qui a Codroipo, però lei a inizio stagione aveva accennato a possibili partite casalinghe itineranti. Novità a riguardo?
“Si lo faremo, già dalla Coppa Italia del 21 settembre andremo a giocare da un’altra parte, il dove lo decideremo questi giorni, sicuramente 3-4 partite andremo a farle in giro per il Friuli”.

Questa stagione è entrata in vigore la riforma Tavecchio sulle rose in Serie A, con 4 calciatori del vivaio più 4 formati in club italiani. Cosa cambia per voi in rapporto alla prima squadra?
“Cambia che noi dobbiamo costruire come stiamo facendo, anzi crescere più che costruire. Crescere giocatori del nostro settore giovanile, italiani soprattutto, e credo che l’Udinese in questi ultimi anni abbia sposato questa cosa. Oggi avevamo 3-4 stranieri in campo, non di più, l’80% sono italiani e questo ci fa ben sperare per questa norma federale”.

Su capitan Magnino ci sono stati tanti rumors di mercato, anche se alla fine è rimasto…
Questa è una cosa che ha sorpreso anche me. Vedrete che il 90% delle società che affronteremo avranno minimo due-tre fuoriquota classe ’97. Non è la politica dell’Udinese Calcio. Se Magnino è ancora qui con noi io do la colpa ai colleghi che fanno gli osservatori, che vanno a vedere le partite e che forse non hanno capito che questo è un talento – forse non pronto per essere titolare in serie B – ma che può giocare in qualsiasi squadra di Lega Pro”.

Mister Mattiussi guida la Primavera dal 2012: il suo futuro sarà ancora con voi?
“Se abbiamo tenuto Mattiussi per tanti anni significa che c’è fiducia, che ci crediamo. Questo sarà un anno importante per tutti, per me, per lui e per tutti noi che lavoriamo qui. Io credo che il lavoro paga, Mattiussi sta lavorando bene, per questo sono tanti anni che è con noi”.


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