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ESCLUSIVA - Giacomini: "La squadra che allenavo era consapevole di giocare non solo per il campionato"

di Davide Marchiol

Massimo Giacomini ha fatto da tecnico per una delle due squadre di vecchie glorie che si sono affrontate per la partita del cuore, disputata per celebrare il ritorno di Zico a Udine, queste le sue dichiarazioni ai nostri microfoni: "E' un'occasione per dare una rispolverata al passata, ovviamente è un discorso molto interessante perché troviamo alcune persone che se non ci fossero questi inviti per queste partite non ci si vedrebbe probabilmente per decenni. Qualcuno dei presenti è qualcosa come vent'anni che non lo vedevo ed è sempre gradito riallacciare contatti con persone con cui hai giocato o contro cui hai giocato contro. Io sono un artigiano, si creano cavalcate come la mia lavorando pazientemente e con le idee chiare, abbiamo pensato che se dovevamo fare le cose dovevamo farle bene e siamo riusciti ad ottenere risultati che forse non erano molto evidenti, ma importanti. Solo con una grande volontà e una grande attenzione si tagliano certi traguardi. C'erano anche delle situazioni esterne particolari, c'era stato il terremoto per esempio, avevamo una squadra consapevole, che sapeva dove stava giocando e per cosa stava giocando, non soltanto per il campionato, ma per qualcosa di più".


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