.

Dal Brasile a Udine, la storia di Paulo: "Amo l'Udinese, un sogno poter andare allo stadio a vedere i bianconeri”

di Stefano Pontoni

L'amore per l'Udinese non conosce confini geografici. A migliaia di chilometri di distanza da Udine prende vita una storia straordinaria: quella di un tifoso incrollabile, la cui fede bianconera non si arrende neanche davanti all'oceano Atlantico. Quella di Paulo Armando Garcia Finotti è una passione capace di superare ogni barriera. Per la prima volta domenica Paulo sarà allo stadio ad assistere alla partita della sua squadra del cuore, un sogno che si realizza.

Come nasce la tua passione per l’Udinese?

"La mia passione per l’Udinese nasce nel 2005, quando la squadra ha giocato per la sua prima volta in Champions League. Ho cominciato a seguire i bianconeri nella fase a gironi, la partita che mi ha fatto innamorare di questi colori è stata quella contro il Barcellona. Da lì in avanti ho iniziato a seguire in televisione la squadra. La passione è cresciuta anno dopo anno fino a portarmi nel 2013 a creare un fan blog in Brasile".

Come si fa a seguire i bianconeri a tanti chilometri di distanza?

"Non è facile, anche per via del fuso orario. Cerco comunque di guardare il maggior numero di partite possibili. Mi tengo informato attraverso alcuni siti brasiliani e su Tuttoudinese. Quando ho l'opportunità di vedere la partita in televisione non la perdo".

Ci sono altri tifosi bianconeri in Brasile?

"Ci sono alcuni altri fan di Udinese sparsi in tutto il Brasile. Questo per via del fatto che a Udine ci hanno giocato dei campioni come Zico e Amoroso. Alcuni li conosco, ci sentiamo e cerchiamo di sostenere assieme questa passione".

Qual è il giocatore a cui sei più affezionato?

"Ce ne sono tanti a cui sono fortemente legato. Ho avuto la fortuna di vivere tutta l'epoca Di Natale, di vedere giocatori come Quagliarella e Sanchez. L'Udinese che più mi è rimasta nel cuore è quella del 2010/2011, con Guidolin in panchina. Non dimentico negli ultimi anni giocatori come De Paul e Becao, che credo abbiano dato molto a questi colori. Dell'Udinese di adesso invece mi piacciono Walace, Pereyra e Deulofeu".

Come è tornare a Udine?

"Per me è sempre una grande emozione poter tornare in Friuli. La mia prima volta fu speciale, ora sono davvero felice di essere tornato a Udine e di poter assistere domenica alla partita. Se ne avessi l’opportunità vorrei vivere in città".

Che partita ti aspetti contro l'Hellas Verona?

"Spero in una vittoria. Sarà la mia prima volta allo stadio dell'Udinese, non vedo l’ora che arrivi domenica".

Cosa ne pensi dell’Udinese di Cioffi?

"Il ritorno di Cioffi sulla panchina bianconera penso che sia stata l’unica scelta possibile. Sottil era un grande lavoratore ma i risultati di questa stagione non lo hanno aiutato. Spero che ora l'Udinese recuperi l’autostima persa e conquisti al più presto la salvezza".

E di Walace e Brenner i due brasiliani dell’Udinese?

"Walace è in una grande crescita da quando è arrivato all’Udinese. Spero possa rimanere ancora a lungo in bianconero perché è un punto di riferimento per i compagni e per i tifosi. Brenner è un ottimo attaccante, purtroppo si è fatto male. In MLS aveva fatto molto bene, ora però deve ritrovare la forma dopo un lungo infortunio".


Altre notizie