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Un pareggio che mette in mostra tutti i limiti dell'Udinese

di David Rossi

Un pareggio con la Roma non è da considerarsi negativo ma il modo in cui si è realizzato lascia alcune perplessità evidenti e le colpe non possono essere affibbiate a Guidolin, reo di aver messo in campo una squadra con poca inventiva e non in grado di costruire gioco. Il problema principale è che quest'anno sono arrivati parecchi rinforzi e molti dei quali non sono all'altezza, non tanto degli altri giocatori, ma del tipo di gioco che vorrebbe l'allenatore di Castelfranco Veneto. Il problema maggiore resta l'assenza di un regista vero e proprio che possa inventare e lanciare negli spazi i giocatori di movimento; infatti, dalla fine dell'era D'agostino, si sono susseguiti Inler e Asamoah ad orchestrare la manovra dei friulani e quest'anno, con l'arrivo in prestito di Lazzari con diritto di riscatto della metà e con Allan, non c'è ancora un vero regista in grado di esaltare la manovra dei friulani. L'assenza di un giocatore che possa impostare si riflette in molti giocatori e tra questi è impossibile non citare Basta che rispetto all'anno scorso risulta molto meno incisivo negli ultimi 20 metri. Passiamo al secondo problema: i trequartisti. Guidolin ha pubblicamente ammesso che preferisce giocare con un solo punto di riferimento in avanti e vorrebbe dei trequartisti rapidi che possano dialogare con Di Natale velocizzando l'azione così da mettere in difficoltà gli avversari. In questo caso i giocatori a disposizione di Guidolin, pur essendo dei grandissimi giocatori, non possono garantire quella lucidità e quella visione di gioco che servirebbe: Muriel è una prima punta a cui piace dribblare in velocità e attaccare gli spazi sfruttando la sua agilità, Maicosuel è il tipico trequartista brasiliano che tiene palla e tenta il dribbling secco e Pereyra, che in Argentina giocava da esterno offensivo, è sulla stessa linea degli altri due giocatori e appare evidente che dei giocatori estrosi come loro debbano avere maggiore libertà per fare la differenza e per rendere al meglio. Questo è lo stesso motivo per cui un grande giocatore come Fabbrini non ha trovato spazio qui ad Udine. Contro la Roma si sono visti i limiti offensivi dei friulani e solo la giocata di un fuoriclasse come Muriel ha evitato la sconfitta. Un altro problema manifestatosi con i giallorossi è l'eccessivo utilizzo del cross/passaggio alto; Di Natale, Muriel e Maicosuel non possono essere cercati in questo modo e infatti le statistiche sono impietose: 19 cross fatti e solo uno di questi (per altro di Heurteax) ha trovato il compagno e non è stato intercettato dai giocatori della Roma. 

Guidolin deve continuare a lavorare con questi giocatori per provare ad esaltarli inserendoli nel suo meccanismo però a fine stagione, se deciderà di continuare con l'Udinese, dovrà necessariamente richiedere ai Pozzo dei giocatori in linea con le sue idee e non continuare a svezzare ottimi giocatori che però non riescono ad interpretare al meglio i compiti assegnati. Sicuramente la presenza di due squadre come Granada e Watford aiuteranno la famiglia Pozzo con la distribuzione dei talenti che nell'Udinese non riescono ad esprimersi al meglio ma per poter ripetere i miracoli delle scorse annate sarà necessario una preparazione differente rispetto a quella effettuata per questa stagione.


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