Udinese Empoli: analisi tattica
L’Udinese che affronta l’Empoli ha notevoli difficoltà di formazione. Sia perché pare esserci un “buco” sulla destra che Colantuono dovrà colmare con la tattica, sia per gli infortuni. Le scelte di mercato in entrata finora hanno dato buoni risultati: Ali Adnan è già un punto fermo e Zapata sta crescendo con buoni propositi (ma manca ancora il gol). E’ il mercato in uscita che pare essere il punto debole di quest’anno: gli infortuni a Guilherme e Merkel (eterne promesse non ancora mantenute) mettono in evidenza la dubbia adeguatezza delle cessioni di Pinzi (bravo in interdizione sulla destra) e specialmente di Verre (un giocatore completo sia in fase offensiva che difensiva) .
L’Udinese continua ad essere orfana del regista, e pare che ci si metta anche del suo. Iturra ha mostrato buoni mezzi nelle prime partite, ma con caratteristiche più da mediano che da ispiratore. Ergo, sono basilari le due mezzali, che devono sorbirsi il doppio compito di interdizione (per proteggere le ali) e costruzione (per supportare l’attacco). Eppure l’Udinese ha in rosa un buon regista, al secolo Bruno Fernandes. Se il lavoro di crescita in fase difensiva intrapreso da Colantuono sul giocatore portoghese darà i frutti sperati, allora l’Udinese potrà variare il gioco fra palla a terra e lanci lunghi, togliendo punti di riferimento all’avversario.
Ma veniamo all’Empoli. Contro il Napoli ha fatto un’ottima partita nel primo tempo. La squadra toscana pare subire un calo nelle riprese (già successo sia contro il Chievo che a Milano). Sarà quindi basilare per l’Udinese avere pazienza. Finire il primo tempo a reti inviolate non sarà un problema e non deve creare ansie o tensioni. La squadra di Giampaolo attua un gioco in velocità basato su “triangolazioni ampie” (passatemi il termine). Molto spesso dal centrocampo viene lanciato in velocità un uomo sulla fascia che arrivato sulla trequarti riaccentra il gioco. Saponara parte spesso dalla sinistra per accentrarsi; lavora in progressione e ha un dribbling fenomenale. Per aiutare i suoi inserimenti, ecco che Maccarone si allarga a portarsi dietro il difensore centrale in marcamento. E tutto questo avviene proprio nella fascia che ha dato più problemi all’Udinese con tre gol su tre subiti da quella parte. L’Empoli predilige il gioco a sinistra, l’Udinese difetta in copertura sulla destra. Partire forte, senza rispettare le consegne tattiche, potrebbe portare ad allungare la squadra e lasciare sguarnita la parte destra della difesa dove, come abbiamo già detto, Maccarone fa movimenti ad allargare le maglie difensive. Subire un gol per primi, in casa, dopo due sconfitte delle quali una maturata proprio per mancanza di calma e pazienza (Palermo), potrebbe rivelarsi fatale.
Il 352 sul quale Colantuono ha deciso di puntare può essere lo schema giusto a patto che vi siano movimenti certi in fase difensiva. La partita contro L’Empoli sarà non solo importante per il risultato (che pare obbligato), ma anche per la crescita tattica della squadra. Quando la tattica c’è, emergono i giocatori a livello individuali. E se iniziano ad emergere i vari Thereau, Di Natale, Zapata, Ali Adnan, Edensilon, Kone o Fernandes, ci sarà da divertirsi.
Buona partita.