Qualche domanda all'ambiente bianconero...
Buongiorno, più che un'editorialista mi definisco un giornalaio, e non per schernire uno sfogo di Heurtaux, ma perché credo che il francese abbia coniato il giusto termine. Tempo fa feci domande, fra le “pagine” di Tuttoudinese, ma non ho mai avuto risposta. Vorrei riproporle e magari variarle. Non solo alla società, ma a tutto l'ambiente. E ripeto, lo faccio da principiante ed ignorante.
MESSAGGERO VENETO: ho notato il titolo di un articolo secondo il quale i tifosi dell'Udinese avrebbero fatto un clamoroso autogol a contestare società e giocatori. L'Udinese non vince una partita da 13 gare (un terzo di campionato). Personalmente credo che le contestazioni, peraltro civilissime, dovessero partire prima, ma quando devo giudicare i tifosi allo stadio, che sia la curva o l'AUC, conto sempre fino a 10 e poi taccio. E questo per il semplice fatto che giusto o sbagliato che facciano, hanno una passione molto superiore alla mia. Investono soldi, energie e tempo come io non faccio. Diciamo che nutro, nei loro confronti, un timore reverenziale. Vogliono applaudire ed incitare la squadra fino al novantesimo e oltre anche dopo 7 o 8 sconfitte consecutive? Va bene, sta a loro... sono loro che vanno allo stadio. Vogliono fare chilometri per andare a Benevento a contestare una squadra che proveniva da un pareggio e 11 sconfitte? Ritengo sia più che legittimo. Da commentatore senza cartellino da giornalista ne da pubblicista chiedo: chi definisce la linea editoriale del Messaggero? E' stata una più che legittima opinione della giornalista o di chi detta la linea editoriale?
GINO POZZO: la colpa è sua, la responsabilità è sua, per il semplice fatto che comanda lui. Eppure sono ancora convinto, da testardo quale sono, che se seguisse una sola squadra e non due, e se mettesse chi lo consiglia a fare il direttore sportivo di questa squadra, i risultati arriverebbero. Però mi permetta qualche domanda... ha detto che non avete trovato la giusta guida tecnica negli ultimi cinque anni. Iachini, esonerato, ha una media punti di 1,26 al Sassuolo (48 punti a stagione) ed ha preso una squadra che pareva spacciata alla serie B. Colantuono è subentrato sulla panchina di una Salernitana che ha venduto Coda e Donnarumma senza sostituirli degnamente, che vede in Rosina l'unico giocatore con i piedi buoni (ci sarebbe anche Ricci...) e la ha portata ad una tranquilla salvezza, media punti 1,20 (50 a stagione). De Canio poi ha preso una Ternana spacciata ed ha la media punti di 1,25: come a dire che se fosse stato lui l'allenatore da inizio campionato la squadra poteva chiudere con un dignitoso 52/53 punti invece di retrocedere, come pare ormai scontato, in Lega Pro. Come mai gli allenatori che vengono allontanati da Udine riscuotono altrove risultati migliori che all'Udinese? Ma ancora: se è vero che sono state sbagliate le scelte sulla guida tecnica, perché contattare Guidolin, Stramaccioni e richiamare Delneri alla guida dell'Udinese una volta esonerato Oddo? Io, umilmente, ho pensato che l'esonero di Oddo dopo ben 11 sconfitte fosse la presa di coscienza che i problemi non stavano seduti sulla panchina dell'Udinese, ma erano in società e in campo... perché aspettare 11 sconfitte consecutive se il problema era la guida tecnica?
PREPARATORI ATLETICI: si è detto che abbiamo evidenti problemi di forma dovuti alla preparazione atletica. Ho controllato dei dati molto semplici. Dei 46 gol segnati 24 sono avvenuti nei secondi tempi, addirittura 19 (molto più di un terzo) nell'ultima mezzora. Dei 59 gol presi, 30 nel primo tempo con un picco di 14 fra il 15esimo e il 30esimo minuto. Un dato bizzarro che pare sconfessare la tesi del calo fisico. Siamo davvero sicuri che il problema a Udine siano i preparatori atletici?
SETTORE TECNICO: ecco il responsabile numero due, da quello che si può evincere dalle parole della proprietà. In questi cinque anni, allenatori molto diversi fra loro hanno avuto medie punti molto simili ed inferiori a quelle ottenute successivamente, in altre piazze. Tutti o quasi partono bene per poi arenarsi in partite e sconfitte che paiono un ammutinamento della squadra. Ora, abbiamo cambiato sette allenatori in cinque anni e anche qualche direttore sportivo. Quando facevo il galloppino in un settore giovanile e cambiò il direttore generale della società, venne chiesto a tutti di produrre un mansionario delle proprie funzioni, non quelle da contratto di assunzione, ma quelle realmente effettuate. E' possibile sapere quali sono le mansioni effettive del direttore sportivo? Perché magari a volte noi esterni ed ignoranti, nel vero senso della parola, critichiamo la persona sbagliata. Altra domanda ancora più importante. Se a Udine c'è una magnifica organizzazione che da altre parti non c'è, come mai ex tecnici hanno rifiutato un ritorno a Udine? Come mai, secondo voi della proprietà, Iachini ha detto che un allenatore fa con i giocatori che gli danno e per il resto di domandare ad altri? Chi erano questi altri? A Udine, un allenatore è libero di lavorare secondo il proprio credo oppure vi sono suggerimenti che turbano l'armonia fra società e guida tecnica?
DELNERI: prima di tutto, tutte le mie scuse. Lui e Oddo sono la prova del nove che i problemi non stanno in panchina, ma altrove. Lo ho attaccato a volte e col senno del poi devo chiedere scusa. Una semplice domanda: come mai non ha accettato di tornare all'Udinese? Una scelta onorevole, a mio modo di vedere: ha rinunciato a parte dell'ingaggio in un mondo che pare vivere solo per i soldi. Sarebbe bello però se potesse spiegare il perché, non mi attendo sparate clamorose, una semplice e diplomatica, ma sincera, risposta.
PROGRAMMAZIONE: Scuffet ha subito, nelle sue 6 partite da titolare, ben 11 gol... tanti, addirittura uno da un proprio compagno di squadra. Bizzarri, nelle ultime 13 partite (il doppio, quindi dato statistico molto più veritiero) ne ha subiti 27. Vince in questa gara della rete bucata Bizzarri con una media di 2,25 a partita contro l'1,83 di Simone. Perché puntiamo su un quarantenne quando abbiamo un portiere in casa, nazionale Under 21, cercato dall'Atletico Madrid a suo tempo, che ha una media di gol presi inferiore? Ho sentito dire che Bizzarri dà più sicurezze alla difesa. Ma, precisamente... a chi? A Samir, a Danilo o a Nuytinck? È che il ragionamento non mi torna. Ed ancora, se Scuffet viene messo ai margini dell'Udinese per qualche errore, perché lo stesso non avviene con Danilo o Samir, tanto per citare due giocatori che ultimamente stanno deludendo molto e nemmeno negli scorsi anni facevano sfraceli?
VAGHEGGI: contrariamente alla vox populi, ho sempre pensato che un procuratore vicino alla società fosse un'idea geniale. Si internalizza una fonte di incertezza, come dicono gli studiosi. Però ho cercato su Google e ho trovato che lei segue solo Scuffet, un giocatore di 19 anni del Chievo ed Almiron che penso si sia ritirato. Vi sono anche articoli su sue procure a Isla, Asamoah e tanti altri giocatori passati per Udine. Le dirò... continuo a pensare che vorrei un proprietario a Udine 360 giorni l'anno e lei come direttore sportivo. Se io fossi Gino Pozzo, le chiederei di rinunciare alla professione di procuratore (o intermediatore, non sono avvezzo del settore di sua competenza) e di fare il direttore sportivo. I suoi guadagni dipenderebbero unicamente dai risultati della squadra e non dalle trattative di compravendita. Ci guadagnerebbero tutti di più, no?! Che lei sia una persona della quale la società si fida penso sia evidente. Le chiedo: se Scuffet fosse passato all'Atletico Madrid, lei quando ci avrebbe guadagnato? Non le dà fastidio che il suo assistito sia tenuto così in poco conto da una proprietà che la porta a vedere gli allenamenti assieme allo staff tecnico dirigenziale, proprio nei momenti di crisi, quando ci possono essere cambiamenti anche nella formazione?
GIACOMINI & FEDELE: sono i commentatori più simpatici e forse più esperti di questa Udinese. Ho avuto l'onore di conoscere Fedele per tramite di Monica Valendino, vari anni fa, cenando in un'osteria di Nimis. Mi parlò schiettamente come è suo uso fare. Io ero sicuramente un po' ingenuo del mondo del calcio, lui no. Mi disse una frase che mi è rimasta impressa, e che a volte mi torna in mente poco prima degli esoneri dei vari allenatori. Allora voglio chiedere a entrambi: nella vostra carriera di allenatori, vi è mai sorto il dubbio che ci fossero giocatori che remavano contro, in campo? Non parlo di prove, ma di semplice dubbio. Se sì, erano i giovani di una squadra o i giocatori più anziani, magari quelli vicini a fine carriera?
Grazie a tutti per l'attenzione. Domandare è lecito, rispondere cortesia...