.

Perché perdiamo se siamo più forti?

di Giacomo Treppo

Perché perdiamo?

Perché, se l'Udinese del secondo tempo era nettamente superiore alla Fiorentina ed abbiamo perso una partita che dovevamo come minimo pareggiare? Perché ogni volta dobbiamo passare in svantaggio perché si inizi a pressare alto? Sono due domande che vorrei fare a Delneri, ma senza polemizzare o dare contro. Sono due domande semplici. Mi piacerebbe sapere cosa succede: è la testa dei giocatori il problema? E' il mister che gli dice di barricarsi in difesa?

Ho scritto che non voglio fare delle inutili e scontate polemiche perché no, io no, non sono mai stato un estimatore del calcio narrato da Biscardi. Ho sempre preferito quello “giocoso” del vecchio 90esimo minuto anni 80/90, quando i toni erano da giornalisti sportivi e non da servizio dai campi di guerra, come se il calcio fosse la cosa più importante del mondo. Non mi è piaciuta la trasmissione su una rete locale nella quale tutti i giornalisti che solitamente vogliono avvicinarsi e toccare mister Delneri dopo le partite, ne dicevano peste e corna. E specialmente perché so che, nel calcio, (lo sappiamo tutti, anche chi dice di no) se non stai dentro non può mai sapere con certezza cosa succede.

Mai e poi mai avrei pensato di dover dire che l'Udinese di Ali Adnan e Matos è stato molto migliore di quella di Widmer e Lasagna. Se posso perdonare lo svizzero per l'infortunio dal quale rientrava, non capisco come possa vagare per il campo sconsolato l'ex Carpi, tanto più dopo la prestazione maschia e sontuosa contro la Sampdoria. Ma forse un perché c'è: l'Udinese di oggi non aveva un'anima, la aveva data via, e non è una novità. Delneri ha messo dentro due giocatori mediocri ma generosi e loro lo hanno accontentato dando quantità e spessore a una squadra che non aveva mordente. La sconfitta di oggi porta tre nomi a mio avviso: Barak, il colpevole maggiore, che non chiamava mai il pressing alto ed ha iniziato a giocare con 45 minuti di ritardo, Nuitynck che ha lasciato libero Thereau sul primo gol (errore perdonabile, gran bel gol di squadra della viola) ma che non ha chiuso su Bizzarri come doveva sul secondo gol, ed infine lo stesso Bizzarri che oggi come non mai ci ha fatto capire che abbiamo un problema in più, quello del portiere. Ringrazio il Dio Palo e Angella per non aver fatto fare tripletta a Monsieur T. quando nel primo tempo esce a farfalle in una posizione da terzino sinistro senza che ce ne sia bisogno. Nel secondo tempo poi ne combina una pure peggiore. La respinta lenta e in avanti è un errore difficile da perdonare a un ragazzo di vent'anni, figurarsi per un portiere di quaranta!

L'Udinese del primo tempo, semplicemente, non è entrata in campo. Ha rinunciato a quel DNA di pressing asfissiante già sulla metà campo che le aveva fatto vincere la partita contro una Sampdoria che, lasciatemelo dire, è parsa più forte della Fiorentina di oggi. La Viola ha fatto solo ed esclusivamente quello che le abbiamo lasciato fare noi: cross a ripetizione, tanto palleggio in un centrocampo indisturbato e un gol su rimpallo che no, non dovevamo pendere. Non dopo quello subito contro il Torino. Costacurta, prima della partita, ha detto che quando si lavora bene durante la settimana, non serve ripetere le cose un quarto d'ora prima della partita. Evidentemente c'è qualcuno all'Udinese che in settimana dorme. I nazionali fuori li avevamo noi come anche gli altri.

Non lo so, non so cosa scrivere. Mi sarei arrabbiato di più per un 3 a 0 della Fiorentina e un'Udinese non pervenuta come quella del primo tempo? A me fa più rabbia essere superiori, dimostrarlo e poi perdere 2 a 1 per un tempo e un gol regalati, come a Ferrara, come contro il Torino, tre partite che andavano vinte! Perché poi? Perché regalare? L'Udinese degli ultimi anni ha una mentalità da perdente per cui pare normale fare regali, giocare male, avere paura. Nessuno lo dice, ma è così. Non sentirete mai un'intervista a riguardo, ma è così. Solo una cosa: questa squadra, quest'anno, non è debole, non-lo-è! Lo si è visto nel secondo tempo quando Adnan recuperava e pressava, Matos non perdeva mai palla e sapeva sempre a chi darla, De Paul lasciato più libero faceva vedere i sorci verdi ai fiorentini e metteva al centro l'ennesimo assist vincente.

Troppo facile dare la colpa alle nazionali. Abbiamo perso la partita nella zona di Barak, colpevole di abbassare la squadra, di non far girare palla, di non farsi vedere dai compagni e specialmente di non pressare alto. Un centrocampo che, in fase difensiva, gioca a cinque, non può schiacciarsi su una difesa a quattro: è una bestemmia calcistica! Gli ci sono voluti 45 minuti per capirlo.

Ultimo appunto su Thereau, che oggi ha mostrato cosa sa fare Monieur T. quando vuole. E' la riprova, per me, nella mia umilissima opinione di giornalaio, che è un bene se ne sia andato. Quante partite poteva fare così e non le ha fatte ad Udine? A noi serve gente che dia il 110% delle sue potenzialità e non il 60% e solo quando vuole... vero Fofana, Jankto e Barak?

Intanto, e mi piange il cuore a doverlo ammettere, a Londra un portiere come Karnezis fa panchina...


Altre notizie