Non facciamo drammi
Non serve fare drammi, né tanto meno gettare alle ortiche il buon percorso di crescita fatto fino ad ora. Vero che la partita di ieri non è stata granché (anche in termini di gioco e di intensità) e che da parte di Cioffi qualche errore c'è stato (formazione iniziale, turn over e gestione dei cambi) ma per una volta proviamo a guardare il bicchiere mezzo pieno, a pensare positivo.
Un passo falso, soprattutto per una squadra giovane e non ancora solidissima, ci può anche stare. Quello che conta è riuscire subito a voltare pagina, a ritrovare la determinazione necessaria per affrontare al meglio la trasferta di Bologna. Al Dall'Ara dovrà essere un'altra Udinese, sicuramente non quella vista ieri al Friuli. La Salernitana, comunque, anche se ultima della classe è sempre un brutto cliente. Nicola (ce lo ricordiamo ai tempi di Udine) fa giocare male gli avversari, mette un bus davanti alla porta e poi colpisce in contropiede. Ieri è andata esattamente così. Siamo stati dei polli a farci fregare, come giustamente ha fatto notare nel post partita Cioffi. Siamo purtroppo caduti nella trappola tesa da un avversario che non poteva giocare in altro modo. Complimenti, allora, agli amaranto tanto brutti quanto cinici.
Non credo che la squadra abbia la pancia piena (di cosa poi? Non abbiamo vinto nulla e siamo solo poco più su della zona retrocessione). C'è ancora tanto da pedalare e a Udine al momento di veri fenomeni non se vedono (anche la prima donna Deulofeu deve mangiarne di polenta se vuole che un grande club scommetta su di lui la prossima estate).
Samardzic? Chi lo vuole già bocciare definitivamente sbaglia. II ragazzino (ricordatevi che stiamo parlando di un 2002) ieri ha fatto una partita volenterosa, calandosi nel ruolo richiestogli dal mister. Non ha brillato, ok, ma non si può di certo crocifiggerlo per quella palla persa nel finale. L'abbraccio post partita di Cioffi per me significa molto. Coltiviamolo, correggiamolo quando sbaglia, ma non massacriamolo. Anche Bruno Fernandes, tanto per fare un nome, venne etichettato da molti a Udine come un brocco.
Chi non mi è assolutamente piaciuto invece è Pussetto. Peccato per Nacho ma con Beto e Success è un'altro attacco. L'argentino si muove, corre, si sbatte ma senza mai concretizzare. Tanto lavoro per nulla, ieri mi pareva di rivedere in campo il peggior Lasagna. Non me ne vogliano i suoi parenti e amici (ieri suo padre ci ha allegramente minacciato via messaggio) ma così non va. Malino anche Jajalo, che nonostante sia fresco di rinnovo stecca la partita. Doveva essere la mente del centrocampo, ho detto tutto.
Avanti, pensiamo alla prossima. Proviamo a goderci questo finale, a chiudere al meglio questo campionato. Sbagliare si può, basta non commettere due volte lo stesso errore.