La sosta per preparare un aprile da protagonisti: primavera decisiva per il futuro dell'Udinese
Piano piano è ripartita l'Udinese. Un cammino quello di marzo che ha messo i bianconeri in salvo, lontano dai pericoli della retrocessione, consolidando lo stesso Stramaccioni sulla panchina friulana dopo alcun settimane passate in bilico. Tre partite con avversari difficili, in una tirata che poteva prevedere anche qualche battuta d’arresto: c’è stata il pareggio con l'Atalanta a a Bergamo dove si poteva ottenere qualcosa di più ma tutto sommato questi 5 punti nelle ultime tre giornate son un bottino più che dignitoso, soprattutto dato che l'Udinese ha affrontato nel suo momento peggiore due delle squadre più in forma del periodo, Torino e Fiorentina.
Il punto del Friuli pesa parecchio: la Fiorentina dopo aver ribaltato il risultato, dall’1-0 all’1-2, è crollata concedendo alla squadra di Stramaccioni campo e occasioni da gol. Se non ci fosse stato Neto, ieri sera tra i pali un fenomeno, con due parate strepitose prima su Widmer (il brasiliano è stato fantastico nel deviare sulla traversa) e dopo su Geijo (rimanendo fermo come una statua ad aspettare la soluzione dello spagnolo), adesso saremmo a raccontare una vittoria che avrebbe rilanciato i bianconeri verso zone ancor migliori.
Belli, reattivi, cattivi e vincenti, per ora però solo a tratti. In un'occasione così però portare a casa un pareggio significa aver imparato le lezioni precedenti, quando invece l'Udinese davanti alla prima difficoltà si disuniva e mollava, uscendo alla fine sconfitta.
I problemi, chi più chi meno, ce li hanno tutti. Stramaccioni sta provando in qualche modo a risolverli, cercando di non far calare mai l'attenzione e creando sempre nuovi stimoli per una squadra giovane. Strama ha ragione quando spiega che lui guarda anche in avanti, al settimo, ottavo e nono posto dove stazionano Torino, Inter e Milan. Un grande finale infatti potrebbe consentire all'Udinese quel salto di qualità e quel balzo in avanti che darebbe un senso diverso alla stagione.
Il tecnico bianconero dovrà gestire al meglio questa pausa stagionale - in campo andranno le nazionali - per ricaricare le batterie. Alla ripresa ci sarà la volata finale. L'Udinese affronterà alla ripresa una concorrente diretta come il Genoa e poi se la vedrà al Tardini con il Parma per il recupero in una sfida dove si dovrà a tutti costi portare fuori i tre punti. Insomma, un avvio di mese da esame tosto.
Per superare prove così robuste servono calciatori di spessore, come Thereau, appunto. Il francese gioca poco purtroppo, ma quando c’è si sente, non ci sono dubbi. Segna o crea le condizioni per far segnare i compagni. E’ una primavera stimolante, dove si capirà di che pasta è fatta l'Udinese e quale è il vero bilancio della stagione.