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L'Udinese perde ma non sfigura, però Strama deve lavorare. Muriel, la sfortuna continua. Gli applausi sono tutti per Deki!

di Francesco Digilio

Sconfitta in amichevole al Marakana di Belgrado per l'Udinese di Andrea Stramaccioni che ha dovuto però fare a meno dei diversi nazionali e dei diversi bianconeri rimasti in Friuli, a partire da Totò Di Natale e Cyril Thereau, coppia d'attacco titolare in questo inizio di stagione. L'amichevole contro la Stella Rossa doveva servire al tecnico per testare i giocatori meno utilizzati. A partire dallo sfortunatissimo Luis Muriel. L'attaccante colombiano prima si divora un gol a tu per tu con il portiere avversario poi, pochi minuti dopo, esce dal campo toccandosi la coscia destra. Probabile nuovo stiramento per lui, già fermato in questo inizio di stagione dai problemi fisici. Chi invece resta in grandissima forma è Dejan Stankovic. Il vice di Stramaccioni è tornato ad indossare la maglia della Stella Rossa, con cui detiene il record di capitano più giovane, dopo ben sedici anni, trascorsi in Italia, tra Lazio e Inter, prima di sposare il progetto friulano. Deki, al 37', si toglie la giacca e i pantaloni dell'Udinese e mostra fiero la maglia numero dieci della Stella Rossa, che indossa per meno di dieci minuti. Il tempo necessario per ricevere l'affetto dell'euforico pubblico del Marakana: ad ogni suo tocco è un'ovazione! Poi finisce il primo tempo e Stankovic, dopo un giro di campo con conseguente, ennesimo applauso del pubblico, torna a sedersi accanto a Stramaccioni per la ripresa, ricevendo buone indicazioni dalle seconde linee. Belmonte non sfigura in difesa, a centrocampo Guilherme, l'unico titolare nelle scelte di Strama in questo inizio di stagione, smista bene i palloni che arrivano dalle sue parti, mentre in attacco Alexis Zapata è bravo negli inserimenti, anche se impreciso sottoporta. Nel secondo tempo, largo ai giovani, con Jankto che dimostra di poter tornare utile in caso di emergenza. Nonostante il risultato, dunque, Strama può essere soddisfatto, ma deve lavorare ancora sui meccanismi difensivi. Ancora una volta infatti, la squadra è parsa in difficoltà sulle palle inattive, come dimostra il gol di Planic che ha deciso l'incontro, con il centrale serbo che svetta in area e di testa batte Kelava.


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