L'Udinese gioca male, ma Valeri fa peggio (e non è una novità): le ragioni della sconfitta contro il Milan. Ecco su cosa deve lavorare Strama
Nuova sconfitta per l'Udinese che nel mese di novembre ha ottenuto due soli pareggi e ben tre sconfitte. Anche stavolta, come era accaduto anche con la Fiorentina, i bianconeri hanno pensato quasi esclusivamente a difendersi, creando una sola potenziale occasione da gol nel primo tempo, sprecata però da Kone, che ha calciato alle stelle. Per il resto gli uomini di Stramaccioni hanno sofferto le avanzate rossonere, che con il falso nueve hanno guadagnato in rapidità e imprevedibilità. I rischi maggiori continuano ad arrivare sui palloni messi al centro dal fondo, quando al Milan è mancato proprio un rapace d'area "alla Inzaghi": troppe volte i vari El Shaarawy, Honda e anche Bonera sono arrivati con facilità sul fondo, effettuando dei cross su cui la difesa bianconera è andata quasi sempre in difficoltà e su questo Andrea Stramaccioni dovrà lavorare molto, così come sulle azioni da palla inattiva degli avversari. L'occasione da gol più nitida per i rossoneri ad eccezione dei gol è infatti arrivata sul calcio d'angolo con un colpo di testa di Rami, lasciato solo dalla difesa bianconera e su cui Karnezis ha salvato quando il pallone era ancora di poco sulla linea. Qui terminano i demeriti dell'Udinese e iniziano gli errori del direttore di gara Valeri, non nuovo ad arbitraggi del genere che penalizzano l'Udinese. Basti ricordare Milan-Udinese di due anni fa, decisa da un rigore fischiato in favore dei rossoneri nel recupero del secondo tempo, per fallo inesistente di Heurtaux su El Shaarawy: Valeri assegna il tiro dal dischetto, Balotelli tira e segna, regalando la vittoria in extremis per 2-1 alla squadra di Allegri. Anche ieri Valeri ha regalato un rigore al Milan, per una spinta quasi impercettibile di Domizzi (espulso nell'occasione) ai danni di Honda, che aveva però controllato il pallone nettamente con un braccio. Le proteste dei bianconeri sono veementi, con Danilo che viene ammonito e Di Natale infuriato e sostituito poco dopo. Ma Valeri non cambia idea, sul dischetto si presenta Menez che realizza il gol dell'1-0, prima di raddoppiare qualche minuto dopo. Inoltre, ad inizio ripresa, Badu era stato atterrato irregolarmente in area da Armero per il più netto dei rigori, ma ancora Valeri aveva fatto cenno di continuare, negando ai bianconeri l'occasione per passare in vantaggio. Un vantaggio che, in caso di rigore concesso e trasformato dall'impalpabile Totò Di Natale della gara di ieri, sarebbe stato comunque un vantaggio immeritato visti i valori espressi in campo con i bianconeri che, come detto, si sono limitati quasi esclusivamente a difendere, mentre l'attacco non ha creato problemi alla difesa di Inzaghi, se non nel finale, con un tiro del subentrato Geijo, terminato di poco a lato. Lo stesso era accaduto nelle prime giornate di campionato quando contro il Napoli al Friuli e la Lazio all'Olimpico i bianconeri erano stati accusati di essere "catenacciari", ma, in compenso, ripartivano spesso in velocità, creando pericolose occasioni da gol, anche su palla inattiva, che avevano portato i tre punti sia contro i campani sia contro i biancocelesti. Quelle restano le uniche due vittorie contro squadre che attualmente si trovano al di sopra dei bianconeri in classifica. Due vittorie in sei gare contro Juventus, Napoli, Lazio, Fiorentina, Genoa e, ultima, il Milan. Un ruolino di marcia da cambiare il prima possibile se si vuole puntare a qualcosa di più di una tranquilla salvezza. E per farlo Stramaccioni dovrà iniziare a lavorare sin da subito sulla testa dei suoi ragazzi che, dopo l'ottimo inizio di stagione, sembrano essersi meno determinati e più svogliati. Servirà subito una scossa, per non fallire l'impegno di Coppa Italia contro il Cesena e la prossima gara di campionato, ancora a San Siro, questa volta contro l'Inter di Mancini, che andrà a caccia della prima vittoria dopo il suo ritorno sulla panchina nerazzurra, dopo il pari nel derby e la sconfitta di Roma. Ranocchia&Co. in difesa non sono il massimo della impenetrabilità, nonostante un super Handanovic, ed è per questo che contro i nerazzurri servirà attaccare e farlo con determinazione, per provare a ritornare alla vittoria che manca proprio da quella ottenuta contro l'altra nerazzurra del nostro campionato, l'Atalanta. Chissà che la questione cromatica non porti fortuna e non riporti i tre punti...