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Inizia il ciclo Sottil, l'ex difensore trova un'Udinese simile alla filosofia portata nel suo Ascoli

di Davide Marchiol

Inizia l'era Andrea Sottil sulla panchina dell'Udinese. Quest'oggi l'allenatore è stato ufficializzato come nuovo tecnico bianconero, con qualche giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Le parti infatti si erano dette "sì" già una settimana fa, ma l'anno di contratto ancora in essere con l'Ascoli ha rallentato le cose, poiché chiaramente c'è stato da decidere l'indennizzo per la squadra marchigiana. Ora l'ex difensore di Venaria Reale è tornato dove tutto era cominciato.

Sottil infatti ha militato nell'Udinese già come giocatore dal 1999 al 2003, forse gli anni migliori della sua carriera. Se è vero infatti che aveva già collezionato tante presenze in Serie A tra Torino (dove è cresciuto), Fiorentina e Atalanta, è con i colori bianconeri addosso che ha potuto assaggiare anche il sapore delle partite internazionali. Il suo esordio in gare d'oltreconfine arriva con il granata, in Torino-Arsenal 0-0, ma è con le zebrette che si conquista tutti gli altri gettoni e le maggiori soddisfazioni. Può vantare infatti in bacheca una Coppa Intertoto e ha fatto anche parte di quel mitico Bayer Leverkusen - Udinese 1-2 con doppietta di Margiotta e gli amatissimi Lorenzo Petiziol e Massimo Giacomini alla telecronaca.

Ovviamente però non basteranno i ricordi per fare bene sulla panchina dell'Udinese. Sottil arriva con una buona base, sia per quanto riguarda la rosa che avrà a disposizione che per quanto concerne l'esperienza. Ha fatto tanta gavetta tra Serie C e Serie B, facendo bene quasi ovunque, in particolare a Siracusa, Livorno e Ascoli. Concentrandoci su quest'ultima esperienza, ha dato un gioco propositivo al Picchio, portando una squadra che l'anno scorso rischiava i playout ad agguantare in questa stagione i playoff, sfruttando al massimo il mix di giovani ed esperti a disposizione. Solo contro un Benevento nettamente più forte sotto l'aspetto tecnico il sogno Serie A si è infranto.

Non si è distinto solo l'esperto Dionisi nel suo Ascoli, ma anche giocatori meno quotati come il terzino Baschirotto, che ha trovato più volte la via del gol, o ancora un po' acerbi come Tsadjout, che ha firmato una clamorosa tripletta (con assist in aggiunta) nell'ultimo match contro la Ternana dove i marchigiani si sono guadagnati il fattore campo contro il Benevento. Ora Sottil è atteso dal passo successivo, Cioffi ha dato all'Udinese una filosofia simile proprio a quella dell'ex difensore, ma ci saranno diversi aspetti da valutare. In primis il modulo, con l'attuale tecnico abituato al 4-3-1-2 che è lontano dal solito 3-5-2 in salsa friulana. Bisognerà poi vedere i verdetti del mercato. Il mister potrebbe non poter più contare su Nahuel Molina e Deulofeu, ma sembra certo che avrà talenti come Udogie, Samardzic, Soppy e Beto per continuare il percorso iniziato in questo 2022. Si apre un nuovo ciclo, sperando sia nel segno della continuità rispetto a quanto di buono fatto da entrambe le parti in questi mesi.


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