Cioffi, mandi e grazie!
Cioffi se ne va.
Era tutto fatto, c'era stata una simbolica stretta di mano dopo l'Inter con Gino Pozzo che sanciva praticamente il rinnovo. Mancava soltanto mettere le cose nero su bianco.
Poi, all'improvviso, l'offerta dell'Hellas Verona. Più ricca economicamente (due anni a quasi un milione) che ha cambiato tutto da un momento all'altro. Ed è così che il tecnico toscano se ne va, saluta l'Udinese per il contratto più ricco. Un biennale che si avvicina al milione. Inutile l'incontro odierno con la proprietà.
Riconoscenza nel calcio? Non esiste. Vince sempre chi paga di più. Mbappé il caso più eclatante ma anche gli altri non sono da meno.
Dove sarebbe oggi il tecnico toscano senza l'Udinese? A fare il secondo, forse, da qualche parte. La bianconera, come per tanti giocatori, è stata soltanto una vetrina, un trampolino di lancio per raggiungere un obiettivo economico migliore.
Perché se n'è andato? Solo e unicamente per una questione di soldi. Non c'entrano progetti, obiettivi, giocatori. Gli altri pagano di più e allora tanti saluti. Che delusione.
Mi ero speso personalmente per una sua riconferma. Ne avevo parlato a lungo con la società che da settimane mi garantiva la volontà di rinnovare al più presto il contratto visti anche gli ottimi risultati di questa seconda parte di stagione. Proseguire insieme, questo era l'intento.
Così non è stato, colpo di scena e addio.
Peccato, insieme l'Udinese e Cioffi avrebbero potuto scrivere una storia diversa. Le basi per una crescita futura c'erano tutte. Niente da fare, si ricomincerà ancora una volta da zero.
L'augurio è che i Pozzo questa volta trovino veramente un allenatore con il quale aprire un ciclo vincente, come fu in passato con Guidolin. Uno appassionato, volenteroso di portare in alto questi colori al di là della carriera personale.
Si parla di Zanetti, di Pecchia o di De Zerbi, magari. Chiunque sarà mi auguro abbia veramente a cuore questa piazza e questa tifoseria.
Mandi e grazie a chi pensa ci possa essere di meglio altrove. Tanti auguri a Cioffi, che ha rivoluzionato la squadra e che ha conquistato la salvezza ma che poi ha scelto un'altra piazza.