.

Angella riprende il Chievo e...Doveri!

di Stefano Bentivogli

Su un campo pesantissimo come quello del Bentegodi, Udinese e Chievo hanno dato spettacolo. Non che la partita sia stata bella, ma quattro gol e tanti episodi, hanno dato quel pizzico di vivacità alla gara, che è stata pesantemente condizionata dalle condizioni del campo e dalla stanchezza dei bianconeri, dovuta dalla sconfitta in Europa League di giovedi.

Il derby del Triveneto termina 2-2, con il Chievo che ha forse giocato meglio dell'Udinese, ma anche con i bianoconeri che hanno molto da recriminare per diverse valutazioni errate della terna arbitrale.

Primo tempo non molto esaltante, dove l'Udinese non si fa vedere molto dalle parti di Sorrentino. Di Natale non riceve molti palloni giocabili e l'Udinese non riesce mai a pungere. L'Udinese fraseggia ma non conlude nulla e il Chievo gioca con le ripartenze.

Al 38' si sblocca il match. Luciano batte un corner che Brkic, un pò in difficoltà nell'occasione, smanaccia e il pallone torna in campo, dove Andreolli approfitta della dormita generale della difesa bianconera e sigla la rete dell'1-0.

Il vantaggio però, dura poco. Due minuti dopo, Lazzari sigla il pareggio, ma Doveri annulla per un fuorigioco inesistente. Questo è il primo episodio su cui l'Udinese ha da recriminare. Al 42', arriva il pareggio, ora valido di Angella. Con un bel tuffo di testa, sigla l'1-1 e le squadre vanno a riposo. Per Angella è il primo gol in Serie A.

Nella ripresa, Guidolin è costretto ad effettuare un cambio. Coda non ce la fa e il tecnico mette dentro Heurtaux. E' il Chievo ad avere la prima occasione, con Dainelli che non sfrutta un'incerta uscita a valanga di Brkic. Allan riesce a sventare il pericolo, allontanando il pallone dall'area. Al 20' arriva un altro episodio chiave del match. Danilo combatte in area con Thereau e per Doveri è calcio di rigore. Rigore generoso e Danilo viene anche ammonito. Luciano si presenta dal discheto, ma centra la travera. Passano 20 minuti e altro rigore per il Chievo. Thereau parte in chiara posizione di offside. Il guardalinee non lo segnala, l'azione prosegue e ancora Danilo lo atterra in area. Rigore e seconda ammonizione per Danilo, che cosi l'ascia anzitempo il terreno di gioco, lasciando l'Udinese in 10. Stavolta a calciare il rigore è Alberto Paloschi. L'ex rossonero non sbaglia e il Chievo torna in vantaggio.

Guidolin giustamente protesta, dicendo che l'azione era viziata da un fuorigioco limpido. Doveri espelle anche il tecnico, mettendo la ciliegina sulla torta su una prestazione da dimenticare.

Ma le emozioni non finiscono qui. In pieno recupero, ancora Angella regala il pareggio all'Udinese. Il difensore viene servito in area da Ranégie. Angella come un vero attaccante, protegge palla, resiste alla carica dell'avversario e mette alla spalle di Sorrentino, per il definitivo 2-2.

Alla fine, l'Udinese raggiunge il quinto risultato utile consecutivo in campionato. Solo che con il Chievo, senza Doveri in campo, l'Udinese poteva portare a casa il bottino pieno. L'arbitro ha notevolmente condizionato il match, scatenando la furia di Pozzo a fine gara. In effetti, alcune valutazioni della terna arbitrale, sono inconcepibili. L'Udinese ha moto da recrminare, ma l'influenza negativa dell'arbitro nella gara, non deve distogliere Guidolin dai problemi della squadra. Di Natale è sembrato troppo isolato. Maicosuel non è riuscito a dare un pallone giocabile al capitano. E' evidente il calo di forma del brasiliano e Guidolin deve studiare le alternative. La difesa, a parte i gol di Angella, ha dimostrato anche a Verona una certa fragilità. C'è ancora molto da lavorare. La prestazione dei bianconeri è stata al di sotto delle aspettative. A parte gli episodi arbitrali, il Chievo meritava di più, l'Udinese è sembrata molto sottotono, stanca e poco lucida. E' arrivato un punto prezioso per la classifica, che ora vede l'Udinese a 15 punti, ma questa squadra può e deve fare di più.


Altre notizie