Al Jaish ultimo banco di prova. Ma quel che si è visto è sufficiente per una stagione migliore?
L’amichevole di ieri sera contro la squadra araba dell’Al Jaish è stata l’ultima della lunga serie di partite giocate in questa preparazione estiva. I bianconeri si sono imposti con un netto 4-0, che non è mai stato in discussione anche per il fatto che i primi due gol sono arrivati nei primi sei minuti di gioco.
Ma, si sa, in queste gare il risultato è l’unica cosa che non conta, a differenza di Coppe e Campionati. Ciò che è importante, ciò a cui bisogna fare attenzione, è la prestazione della squadra. Lo scopo delle gare amichevoli, infatti, è quello di mettere minuti nelle gambe dei giocatori, amalgamare la squadra e farla crescere dal punto di vista tattico.
A tal scopo, quindi, bisogna tralasciare il poker rifilato alla squadra del Qatar e concentrarsi sulla prestazione. Che non è stata, diciamo, trascendentale. I ragazzi di Colantuono hanno sicuramente dimostrato grinta e carattere, cose che non è difficile immaginare siano state chieste proprio dal neo tecnico (d’altra parte a lui di certo non mancano), ma a livello di prestazione qualche dubbio è rimasto.
Come detto in precedenza, questa era l’ultima gara amichevole di quest’estate, e già da domenica si comincerà a fare sul serio con la prima partita ufficiale della stagione: l’incontro di Coppa Italia con il Novara. Non ci saranno pertanto ulteriori occasioni per provare qualcosa, ormai quel che è fatto è fatto. Dopo qualche sconfitta di troppo nelle scorse amichevoli (ma lo ripetiamo, il risultato è l’ultima cosa che conta), i bianconeri erano tenuti ad invertire la rotta soprattutto sul piano del gioco.
La gara è senza dubbio iniziata sui binari giusti: nei primi 15 minuti l’Udinese ha fatto letteralmente quello che voleva, tanto che nel tempo di un amen si è portata in vantaggio per due reti a zero. Ma..c’è un grosso ma! Dopo il primo quarto d’ora, infatti, la squadra è parsa rilassata tanto che in più di un’occasione ha subito l’azione avversaria. Ed è proprio questo ciò che lascia qualche dubbio per quanto concerne il gioco: l’Al Jaish, nonostante meriti un sacco di complimenti per non essere venuta a Udine in vacanza, non è certo il Barcellona o il Real Madrid, e la differenza tecnica tra le due formazioni era abbastanza sensibile. Nonostante questo, gli ultimi 75’ di partita hanno visto un’Udinese attenta in difesa e pronta a ripartire.
Naturalmente ogni volta che i friulani ripartivano creavano qualche pericolo nell’area qatariota, ma questo proprio a causa della notevole differenza tecnica tra le due formazioni. E’ abbastanza chiaro come una squadra come l’Udinese non possa permettersi di aspettare una squadra come l’Al Jaish, ma debba prendere in mano l’iniziativa per tutto l’arco dei 90 minuti.
Già dalla gara contro il Novara, quindi, è necessario vedere qualcosa di più per quanto riguarda lo sviluppo del gioco. Altrimenti, sarà un’altra stagione di sofferenza.