Udinese, grana Pafundi: la società insiste per il rinnovo ma l'attaccante temporeggia e si guarda intorno
Come riportato questa mattina dall'edizione della Gazzetta dello Sport, in casa Udinese scoppia il caso legato a Simone Pafundi (17), attaccante classe 2006 nativo di Monfalcone (GO). Il pupillo dell'ex CT azzurro Roberto Mancini soffre di pubalgia e dopo il Mondiale Under 20 - disputato in Argentina - non ha ancora ripreso la miglior condizione, lavorando sempre a parte. Per questo motivo, fino ad ora il giovane talento non si è visto in campo con la prima squadra (non è stato nemmeno convocato dal tecnico Sottil per l'esordio contro la Juventus). Il contratto in scadenza nel giugno 2025 non lascia sonni tranquilli la dirigenza friulana, che ormai da tempo sta insistendo con il giocatore e il suo nuovo entourage (ha cambiato procuratore lo scorso maggio) per prolungare il vincolo contrattuale. Tant'è che anche il numero 1 Gino Pozzo è rientrato a Udine per risolvere di persona l'intricata situazione. Una questione spinosa dal finale incerto. Il giocatore dal canto suo chiede più spazio, ma l'attacco bianconero è già ben rifornito (Beto, Lucca, Success, Deulofeu, Brenner) e a meno di partenze eccellenti last minute (vedasi Beto), il minutaggio che potrebbe ritagliarsi il classe 2006 non sarebbe alto. Al momento, da parte dei rappresentati del giocatore non c'è apertura al prolungamento, per questo Pafundi si sta guardando intorno alla ricerca della soluzione migliore. L'attaccante sembrerebbe gradire un'esperienza all'estero (lo cercavano Borussia Dortmund e altre big di Premier). A Udine lo spazio sarebbe sicuramente limitato, per cui non è da escludere assolutamente un addio a stretto giro di posta. Manca una settimana circa alla chiusura del calciomercato italiano e nei Top 5 campionati Europei (1° settembre), vedremo se nelle prossime ore ci saranno novità. Filtra pessimismo circa la permanenza di Simone Pafundi in Friuli, il suo futuro potrebbe ben presto essere lontano dalla sua regione natìa.