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Pavoletti preferisce la tribuna alla cessione

di Davide Marchiol

Pavoletti è il grande nome a tenere banco in casa Udinese per rinforzare l’attacco e dare quel qualcosa in più alla rosa che ad oggi sembra mancare. Gerolin si è detto fiducioso che attualmente il reparto offensivo dell’Udinese possa dare sufficienti garanzie, anche se comprare un altro attaccante farebbe sicuramente comodo. Parole che vogliono nascondere tutte le difficoltà che si stanno riscontrando a trovare un centroavanti veramente in grado di spostare gli equilibri della squadra. Ad oggi l’ex Genoa è più orientato a dire di no che sì all’Udinese, così come alle altre squadre interessatesi a lui, a conferma di come il Napoli faccia enormi difficoltà a cedere i propri esuberi (Pavoletti, Duvàn Zapata e Giaccherini sono stati bocciati senza appello da Sarri già a maggio, ma figurano tutti e tre ancora in squadra). Il vero problema della trattativa sta nell’ingaggio. L’ex Genoa percepisce, tra parte fissa e bonus, due milioni annui. Pozzo non intende andare oltre al milione di ingaggio e i partenopei possono aiutare a rendere un po’ più cospicua l’offerta, permettendo ai bianconeri di arrivare al milione e mezzo, ma non oltre. Ecco dunque che Pavoletti ha il coltello dalla parte del manico. Avrebbe bisogno di giocare per tornare in Nazionale, visto che in azzurro è stato ampiamente superato da Belotti, Immobile ed Eder e ad Udine potrebbe giocare ed essere un punto fermo, per tornare a brillare nel calcio italiano, ma a quanto pare tutto ciò al centroavanti non interessa, visto che pare avere tutta l’intenzione di restare almeno fino a gennaio a Napoli da terza scelta (condannandosi così a vedere il campo con il contagocce… se fortunato, visto che Mertens e Milik garantiscono un numero di gol di gran lunga maggiore e piacciono decisamente di più a Sarri). In questo modo l’ex Genoa vedrebbe il suo valore scendere ancor di più, ma continuerebbe a percepire lo stipendio garantitogli dal Napoli che, come detto sopra, è il vero problema della trattativa. Pavoletti lontanissimo dunque, meglio ingaggio maxi da riserva che riduzione con possibilità di giocare per lui.


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