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Verona mette la freccia nel quarto decisivo: sbancato il PalaGesteco

di Franco Canciani

La Tezenis di Ramagli e Bonacina sbanca il PalaGesteco con una gara non bellissima ma solida, nella quale la 'legge del più forte' non ha solo il volto di Murphy o DeVoe, ma anche e soprattutto di Gazzotti, Stefanelli e Massone.

La sensazione è chiara: quando Verona ha accelerato, Cividale non ha avuto i giri di motore necessari per rimanere in scia. Questione di esperienza, di chili ma anche di amalgama da trovare, con giocatori come Marangon e Isotta alla prima esperienza in categoria ma soprattutto tanti volti nuovi che col tempo si conosceranno meglio.

Il primo canestro è di Verona con Murphy in tap-in, pareggia Dell'Agnello ma nei successivi 4 minuti cala il buio sulla fase offensiva ducale: Esposito è incontenibile, Murphy pure e in un amen due liberi del numero 21 ospite dicono 2-10 (4'). L'attacco Gesteco si appoggia a Dell'Agnello che prima segna in 'post', poi raccoglie una rubata di Rota per il 6-10. Murphy riallunga, cinque punti in striscia di Redivo portano la gara in equilibrio. Entra Matteo Berti e diventerà un fattore, in difesa ed in attacco: suo il canestro del primo vantaggio interno, 17-15 a 90 secondi dal primo intervallo breve con coach Ramagli che chiede minuto di sospensione al quale, per fortuna e conoscendo bene Ale Ramagli, non assitisamo. Massone realizza da sotto e il primo quarto finisce 17 pari.

Parte veloce Verona nel secondo parziale: all'acrobazia di Lucio risponde Gazzotti con una tripla ed un assit per Ethan Esposito (19-24 al 14'); una rubata-e-scivolata a canestro di Isotta ed una tripla di Redivo dicono 24 pari. Cinque punti di Mastellari impattano la gara sul 29, due liberi di Redivo fissano il 31-29 interno del 20 minuto.

La ripresa inizia con una tripla di Redivo che avrebbe potuto indirizzare l'inerzia della gara, ma Federico Massone la pareggia subito (34-32 al 22'). Lucio si ripete da distanza siderale, ma Esposito e Murphy firmano il sorpasso scaligero (37-38): ancora il lungo americano, canestro fortunoso e gioco da tre punti, segna l'allungo ospite con un parziale che, grazie ad un cervellotico fallo tecnico fischiato a Dell'Agnello e causato da un 'vaffa' che al terzo arbitro, da suo labiale, pare di aver sentito, arriva a 0-10 (37-42 a metà quarto). Bartoli ferma l'emorragia di punti degli ospiti, Esposito ribadisce i cinque punti di distacco; Lucio prova a tenere a galla i suoi, DeVoe cava dal nulla un gran canestro per il 39-47 del 27'. Una tripla di Redivo ricuce le distanze, Rota porta i suoi a -1 ma una carambola sotto canestro premia lo sveglio Gajic, fino a lì assente ingiustificato, per il 48-51 ospite. Redivo con due liberi, Jack con altri due canestri a cronometro fermo frutto di un fallo antisportivo quantomeno curioso fischiato contro Gazzotti e un tiro libero su due realizzato da DeVoe a un secondo dalla fine (altra curiosa decisione del terzo arbitro) sanciscono il 52 pari del 30'.

Musica diversa nel periodo decisivo: Gazzotti assiste Gajic da sotto, Stefanelli si mette in proprio dall'arco, DeVoe resiste alla carica di Dell'Agnello e in centocinquanta secondi i ragazzi di Ramagli sono sopra di 7 lunghezze. Pilla ci prova con un minuto di sospensione dopo un passaggio dietro la schiena di Bartoli terminato sul tavolo della dirigenza ducale, Gajic realizza una tripla per il +10 scaligero, Dell'Agnello ferma il digiuno ducale ma DeVoe si è messo a giocare (54-64 al 34'). Tripla del solito Redivo (25 pezzi per lui alla fine), liberi di Martino Mastellari ed Esposito da sotto: 59-66 al 36'. Dell'Agnello realizza un libero su due, Massone porta i suoi a +8, poi stoppa Rota; un 2+1 di Murphy, che mostra i muscoli al pubblico (che giustamente lo ignora) indirizzano la gara verso verona, nonostante Miani abbia a sua volta un gioco da tre punti e Mastellari realizzi dall'arco. Mancano 140 secondi ma nessuno segnaerà più: vince Verona ed è giusto così: il livello delle due squadre è parso differente, non secondario il fatto che Cividale abbia scelto di iniziare il campionato con solo uno straniero: il quale, peraltro, oggi ha fatto 'gara pari' con i due coloured veronesi dimostrando, ce ne fosse bisogno, una classe da piano superiore.

C'è sicuramente tempo per recuperare per il Pilla-team, l'importante è valorizzare il lavoro in palestra (in cui il coach è abilissimo) e, per i più giovani, non demoralizzarsi. La prossima settimana pare però decisiva la gara di Orzinuovi: vincere, per i ragazzi di Micalich, rappresenterebbe un importante passo avanti in classifica ma soprattutto nell'autostima.


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