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UEB Cividale, Pillastrini: "I ragazzi sono in ottime condizioni, Marks e Redivo giocheranno assieme senza problemi"

di Gabriele Foschiatti
Fonte: Messaggero Veneto

Dopo una settimana di preparazione coach Stefano Pillastrini può tirare le prime somme. In un'intervista rilasciata al Messaggero Veneto l'allenatore della UEB Cividale ha parlato della condizione dei suoi ragazzi e si è detto soddisfatto: "Si sono presentati esattamente come pensavo, tutti in ottime condizioni. Segno che la motivazione è alta per tutti: per chi vuole arrivare a un certo livello e per chi vuole restarci. I ragazzi sono tutti molto professionali: nessuno si presentato sovrappeso o dopo esseri lasciato andare durante l’estate. Per questo dico che fisicamente siamo avanti".

Uno dei giocatori su cui gli occhi sono più atteni è senz'altro Francesco Ferrari: "È un ragazzo che conoscevo già, così come la squadra, dato che un anno fa svolse la preparazione con noi. Lo vedo molto sereno e determinato: da questo punto di vista è molto pronto, non è il classico pulcino in difficoltà. Ovviamente avrà bisogno di tempo, com’è successo a Marangon, per prendere confidenza con la serie A2".

Se Ferrari è un giovane che avrà bisogno di tempo per sbocciare, Derrick Marks invece è un rinforzo di alto livello e di sicuro rendimento: "Il suo è un profilo conosciuto, ha giocato la A2 già diverse volte. È un atleta con una cura precisa del corpo, è arrivato a Cividale allenato e pronto. Dal punto di vista del gioco non ricordo abbia mai giocato con un altro straniero pari ruolo: lui e Redivo dovranno abituarsi, ma sono molto motivati e non sarà un problema. Marks non avrà difficoltà a dividere la pericolosità d’attacco con Lucio e gli italiani. Siamo abituati a distribuire i tiri, l’anno scorso abbiamo chiuso diverse partite con 40 punti dei lunghi, il nostro modo di giocare prevede altruismo e collaborazione. Credo che a Derrick questa cosa piaccia".

Infine il secondo play Niccolò Piccionne, arrivato a completare il roster: "Ragazzo molto interessante, è un 2005 come Marangon e Ferrari, ma senza la lunga trafila nelle Nazionali giovanili. Lo abbiamo seguito molto, mi ha colpito il fatto che sa coniugare pericolosità offensiva e gioco per la squadra. Sono pochi i giovani con questa doppia dimensione, vogliamo puntare su di lui per il futuro".


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